Come d'Arco scocca - 13 racconti a cura di Giancarlo Narciso

13.09.2022

Come d'Arco scocca. Perché, innanzitutto, questo titolo dalle evidenti assonanze con la celebre frase Senza cozzar dirocco con cui il Vate volle celebrare il Genio di uno dei più significativi personaggi della Storia di Arco, il pioniere dell'aeronautica Gianni Caproni?
Perché questo libro vuole colpire come una freccia, idealmente scoccata dai merli del castello di Arco, a tracciare il filo di tredici racconti ambientati in diversi momenti della sua Storia.
E perché un'antologia dedicata un castello?
Per l'assoluta eccezionalità di questa straordinaria opera d'ingegneria militare, che da mille anni e forse più domina un paesaggio di struggente bellezza e alla quale il borgo di Arco deve la ragione stessa della sua esistenza. Circondato da olivi, affacciato sull'ammaliante entroterra di quel miracolo della natura che è il lago di Arco, qui così simile a un fiordo norvegese e al tempo, così dolcemente mediterraneo, il castello di Arco ha segnato la Storia del Tirolo Meridionale, colpendo la mente di illustri visitatori i quali, avventuratisi nel corso dei secoli in queste contrade, hanno voluto rendergli omaggio.
A replicare questo omaggio è oggi un manipolo di celebri autori che hanno voluto rappresentarcelo nei momenti più salienti della sua Storia, ridando vita a personaggi reali come Cubitosa, rinchiusa nella prigione del Sasso, o Antonio d'Arco, trucidato nel cortile del Castello e di cui si dice che il fantasma infesti ancora il luogo del delitto; ricordandoci la folle impresa veneziana delle galeas per montes o i saccheggi delle truppe del maresciallo Vendôme; dipingendo momenti salienti del XIX, dal mancato arrivo nella piana dei Volontari Italiani, vittoriosi a Bezzecca, alla nascita del Kurort mitteleuropeo, che vedeva Arco frequentata da teste coronate provenienti da ogni parte d'Europa; dall'imminente annessione al Regno d'Italia, al Fascismo e, infine, a quel breve periodo, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando il Trentino era stato annesso alla Germania e governato dal Gauleiter austriaco Franz Hofer. Tredici racconti segnati da una sorprendente accuratezza storica e scanditi da un ritmo teso e coinvolgente che svela la mano esperta di riconosciuti maestri del thriller. 

Giancarlo Narcisi riunisce alcuni autori dando modo, a chi legge, di conoscere meglio il castello di Arco che si trova nel Tirolo meridionale affidando ad ogni scrittore un arco di tempo. Tutto ha inizio con Giada Trebeschi nel 1253 fino ad arrivare al 1944 con un racconto proprio dell'ideatore della collana. 

Non conoscevo questo castello e ho cercato delle immagini, devo dire che è una bellezza unica. Seguendo un sentiero che percorre campi di uliveti e cipressi si arriva in cima, su un imponente sperone roccioso e il castello, con le sue torri domina la piana dell'Alto Garda. Con queste immagini mi sono lasciata accompagnare dai vari autori, alcuni avevo già avuto il piacere di leggerli e apprezzarli e per altri è stata la prima volta. Indubbiamente sono state scelte tutte ottime penne tra cui ho scelto le mie preferite, ma tutti hanno saputo raccontare la storia che avevano nel cuore in modo coinvolgente, facendomi appassionare ai personaggi e inserendo delle bellissime descrizioni dei luoghi delle vicende ma soprattutto del castello di Arco. Inizialmente volevo leggere i racconti in ordine sparso, scegliendo prima gli autori che conoscevo, poi invece ho optato per seguire l'ordine temporale e devo dire che mi è piaciuto molto seguire l'evoluzione del castello e dei suoi abitanti nel corso dei secoli entrando sempre in vite diverse.


https://www.amazon.it/Come-dArco-scocca-castello-racconti/dp/B09ZCX7PN4

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