Faccia a Faccia con Tiziana Viganò

26.04.2023

1. Come hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Quando frequentavo la scuola media mi è venuta voglia di scrivere storie di donne, inventate da me oppure ispirate a romanzi che leggevo allora. Piegavo fogli di quaderno, disegnavo e scrivevo le scene, rilegavo: minilibri che le mie compagne di scuola adoravano. Tantissimi anni dopo, il mio primo libro è stato una silloge di racconti con storie vere di donne che avevo incontrato "Come le donne" del 2012. Era destino!

2. Cos'hai provato la prima volta che hai tenuto in mano il tuo romanzo? Com'è stato vederlo sugli scaffali delle librerie o scoprire che qualcuno lo stava leggendo?

Appena laureata (erano altri tempi!) sono stata assunta dalla Garzanti, quindi fare la redattrice e scrivere era il mio mestiere, ma costruire un libro è cosa ben diversa. È emozionante, la soddisfazione è forte.

3. Hai qualche rito particolare che segui prima e durante la scrittura? Hai un posto dove preferisci scrivere? Le tue sessioni di scrittura hanno una colonna sonora oppure hai bisogno di assoluto silenzio per concentrarti?

Non ho riti particolari, né regole, non sono disciplinata e scrivo quando sono pronta: le idee continuano a frullare nel cervello per giorni finché mi siedo al computer e scrivo di getto pagine e pagine, comoda sulla mia poltrona con il tavolino per il pc davanti, silenzio assoluto, caffè o tè...e via!

4. A quale dei tuoi romanzi sei più legata e perché?

Sono due, molto diversi tra loro. "Viaggi di nuvole e terra" è il diario di tre viaggi particolari, in Sud Sudan e Repubblica Dominicana, dove ero andata volontaria in luoghi belli e difficili, poverissimi, e in Grecia, dove la Bellezza con la B maiuscola si esprime in tutto il suo splendore. Ho sentito il bisogno di narrare esperienze, paesaggi e incontri fuori dal comune, così ho preso un quaderno e ho cominciato a scrivere. "Quando il delitto è arte" è il secondo giallo che ho pubblicato: ho creato un serial killer dalla personalità complessa, vittima e carnefice. Scrivere gialli mi stimola e mi intriga, mi dà la possibilità di parlare di psicologia e problemi sociali - che sono mie competenze - rivestendoli con un genere di intrattenimento. Infatti ho appena finito il terzo libro con le indagini del capitano Adelio Rusconi a Legnano.

5. Esiste un personaggio di un romanzo che avresti voluto creare tu? Quale?

Ce ne sono troppi, non saprei proprio chi scegliere! Però, guarda, sarei felice di aver inventato il commissario Montalbano - del resto ho letto tutti i libri di Camilleri, gialli e storici, per me è cult -. Sono lettrice onnivora da sempre, anche quando lavoravo avevo sempre un libro in borsa, pronto per essere aperto nei momenti vuoti.

6. Hai realizzato i tuoi sogni da bambino? Era già in programma di diventare una scrittrice o non ci avevi mai pensato da piccola? Riesci a scrivere a tempo pieno o devi dividerti con altre attività remunerate?

Come ho detto prima, la scrittura è sempre stata una mia passione e ho sempre desiderato far parte del mondo letterario: lavorando in Garzanti ho subito realizzato quello che volevo, poi scrivendo sei libri ho reso concreti i sogni. Ho dovuto aspettare tempi in cui ho rallentato i ritmi di lavoro e poi la pensione per avere il tempo di scrivere davvero: prima mi limitavo a mettere su carta idee, spunti oppure racconti e tenerli in caldo per utilizzarli nel momento opportuno.

7. Tre curiosità su di te come scrittore. Raccontaci

Scrivere una storia è cosa abbastanza facile per chi sa come fare: il bello arriva per me quando faccio la revisione. Divento pignola in modo esagerato, leggo e rileggo e trovo sempre una parola da cambiare con una più bella, un'assonanza che va tolta, una ripetizione, una minuzia qua e una là...mi piace che le frasi scorrano fluide, con una certa musicalità che rende il testo piacevole anche all'orecchio. Non sono mai contenta e impiego molto più tempo della stesura, ma è una mania da editor/redattrice.

Dato che il giallo è il genere letterario che preferisco, sia come lettrice che come scrittrice (ma non pongo limiti!), leggo molti articoli e saggi sull'argomento: nel mio pc c'è un archivio ricco di veleni, farmaci letali, tossici e via dicendo, degno di un criminale...o dell'erborista qual sono. Del resto una donna preferisce uccidere senza troppi spargimenti di sangue, come ha insegnato la mitica Agatha Christie, e io detesto anche la carne e il sangue in mostra in una macelleria! Se poi aggiungiamo testi e articoli di psicologia criminale e psicopatologia nel pc e in libreria... Un investigatore, in un ipotetico giallo, sospetterebbe subito di me come autrice non di libri, ma di efferati delitti!

Le domande dei lettori

1. Quale dei tuoi libri in tutta sincerità ti ha soddisfatto di più e quale invece ti ha soddisfatto di meno?

Al primo libro di racconti Come le donne sono affezionata perchè ho conosciuto davvero le protagoniste, anche se ho cercato di camuffarne l'identità, ma oggi, dopo 11 anni di esperienza, lo scriverei in un altro modo. Quello che preferisco è Quando il delitto è arte, frutto di una maggiore esperienza narrativa. Per di più, avendo provato vari generi, trovo che il giallo sia il genere che preferisco scrivere, mi permette di coniugare fantasia e logica, di comunicare argomenti seri psicologici e sociali intrattenendo i lettori. 

Trama:

Sono passati tre anni dalle indagini di "sinfonia nera in quattro tempi" e molto è cambiato nella vita del maresciallo, ora capitano, Adelio Rusconi. Improvvisamente, sulla scena della tranquilla città di Legnano, nell'hinterland milanese, irrompe un delitto particolare, molto simile a un precedente caso di quattordici anni prima, che aveva visto coinvolta Greta Hofer, medico legale ed ex fidanzata di Adelio. Ma è solo inizio di un'atroce serie di assassini di donne che recano il marchio speciale di un serial killer: la scenografia, la cura di ogni dettaglio, la messa in posa dei cadaveri s'ispirano alla performance art, ma inventano un nuovo stile. È un rompicapo, con l'omicida in piena escalation: nessuna traccia, nessun indizio, tante piste false. 

https://www.tizianavigano.com/

Trama:

Un romanzo giallo con quattro indagini del maresciallo Rusconi, ambientate tra Legnano e Milano, basate su storie di donne vittime o carnefici, simbolo di una realtà attuale, quando la violenza psicologica può sfociare nell'esasperazione e nella follia con conseguenze estreme. In un crescendo drammatico, dalle oscure passioni della prima indagine si passa alla seconda, centrata su un personaggio femminile che si agita in una gabbia dorata, tra i giochi di potere di una relazione disturbata. Un'altra vicenda complessa metterà il maresciallo di fronte alle mille sfumature della mente femminile; in ultimo, una catena di efferati delitti scuoterà la provincia lombarda, rivelando retroscena d'amore e morte. Attraversando queste esperienze la vita del maresciallo subirà un'evoluzione verso una maturità più consapevole. Un giallo classico, in cui la definizione dei personaggi e la ricerca della verità hanno un ruolo fondamentale nella narrazione. 

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