L'aroma inconfondibile del tè di Maria Elisabetta Giudici

04.04.2023

1834. Ciarli ha sedici anni quando capisce che trovare la madre naturale significa toccare con mano l'inizio del mondo. Quando una nave sconosciuta getta l'ancora al largo del suo mare pugliese, Ciarli si imbarca come clandestina per raggiungere l'Africa, "la terra al di là del mare", in cerca di una realtà lontana e diversa. Ma occorre un'occasione, o almeno una fantasia universale, per riscrivere un'esistenza. E così, in quella terra sconosciuta, Ciarli viene reclutata come spia dal governo inglese. La sua missione è avvicinarsi a un uomo d'affari francese per carpire più informazioni possibili riguardo il suo coinvolgimento nel progetto degli scavi del canale di Suez. Muovendosi in una terra di contrasti, tra il vuoto di un deserto estremo e spettacolare e le claustrofobiche capitali nomadi, incontrerà la natura predatoria dell'uomo, la violenza, la menzogna e l'inganno, ma anche i vincoli preziosi della solidarietà e dell'amicizia, fino a quando dovrà fare i conti con la più cruda delle realtà.  

Ciarli è la protagonista del romanzo, è una ragazza di sedici anni cresciuta sulle coste pugliesi e non ha mai conosciuto la madre. Faremo con lei un viaggio tra terra e mare alla ricerca di questa donna, ma ovviamente la strada sarà lunga e tortuosa e Ciarli si troverà a dover affrontare molte difficoltà.  Questo è un romanzo dalle diverse tinte. Si entra in contatto con tutti i sentimenti di Ciarli arrivando a sentirli tutti nel profondo. Sente la mancanza della madre anche se l'ha abbandonata in fasce dopo la nascita senza mai cercarla, ha una gran voglia di vivere e io me la immagino col sorriso, curiosa della vita e di tutto ciò che ha intorno. Vuole sapere, vuole imparare, vuole vivere e prende decisioni non facili. E' un personaggio che ti entra dentro e quella voglia di vivere e di sorridere la trasmette a pieno. Affronta molte difficoltà e il lettore la accompagna perché le descrizioni dei sentimenti e dei luoghi sono precise e dettagliate. Il romanzo è storico e l'autrice ha fatto una grande ricerca che ho trovato puntuale e precisa sia per il rigore storico che per i modi di vivere del secolo trattato.  C'è qualche punta di giallo, ci sono infatti degli efferati omicidi, inizialmente sembrano incomprensibili ma poi tutto viene spiegato. 

Mi sento di consigliarlo non tanto per la parte gialla che alla fine non è al centro dell'attenzione, non fa part degli argomenti a cui l'autrice voleva dare maggior importanza, ma per la narrazione dettagliata e ben scritta dei sentimenti e dei luoghi.


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