4 chiacchiere con Laura Marinaro

04.08.2023

1) Laura sei conosciuta, sei una giornalista di nera e un'esperta di cronaca. Dicci qualcosa di te che non sappiamo.

Non sapete che amo viaggiare e ho anche fatto la giornalista di viaggi in passato, che adoro i Beatles e i cantautori italiani della mia epoca, che ho imparato a sciare a 27 anni per amore e oggi provo a fare anche scialpinismo, che sono una shopper quasi compulsiva di vestiti e scarpe e adoro essere perfetta sempre, infine che malgrado sia di Altamura la patria del pane sono intollerante a glutine e lattosio…che fatica! I miei grandi amori oltre la cronaca? Martina, 18 anni di bellezza e Chicco maltesino di 2 anni e mezzo…sì poi c'è anche Claudio fa il giornalista di montagna e sci ma è un'altra storia

2) Tu sei giornalista esperta di cronaca nera, la trama com'è nata? Ti sei ispirata a un fatto di cronaca del passato o è tutto frutto della tua fantasia considerando quello di cui vieni a conoscenza dal lavoro che svolgi?

Lo devo ammettere la prima idea me l'ha data mio marito. Mi ha parlato di quell'allarme Maremoto una sera di gennaio del 71 nella costa del Ponente Ligure e del fumetto di Paperino e la Notte del Saraceno così ho deciso di far succedere qualcosa quella notte e poi…poi è arrivata la trama così com'è

3) Alina è la protagonista, vorrei che tu la presentassi, com'è nata? Ti sei ispirata a qualcuno che conosci o è creata in ogni sua sfaccettatura?

Alina non esiste nella realtà, l'ho creata perché volevo che fosse una carabiniera donna ad indagare. L'ho creata pescando un po' da alcuni lati e manie che possiedo io stessa, ma poi, man mano che la storia si dipanava, mi accorgevo che era diversa da me, ma mi sarebbe piaciuta soltanto così come l'avevo creata: cazzuta ma fragile al tempo stesso, con un passato ingombrante e un presente di successo, forte in un mondo di maschi, ma dolce nell'amore e nel rapporto filiale

4) Gli altri personaggi, dal papi Marino Di Leo, Carlo Ruffini, Marco Rota, Sandra Ferrin, Lorenzo Costa, conosciamoli dalle tue parole.

Il papi è il mio preferito e lui, sì, ha qualcosa di un po' di uomini che conosco, ma non dico chi, si riconosceranno loro: protettivo, a volte scanzonato e burlone, serio e preciso nell'investigare, sentimentale. Carlo è un uomo molto fragile e nello stesso tempo nel lavoro era uno tutto d'un pezzo, un po' rigido da giovane ma oggi disincantato e sentimentale. Marco Rota è un milanese tipico va dritto all'obiettivo e si diverte in tutto quello che fa, simpatico e intelligente molto ficcanaso. Sandra Ferrin un po' deve ricordare qualcuna che conosco bene, ma nello stesso tempo anche lei è indecisa tra la corazza di donna tosta e la voglia di lasciarsi andare, comunque intelligente; infine Lorenzo un cronista di provincia che si rivela più importante di quanto si potesse immaginare per il suo giornale e per l'indagine. Innamorato perso, ma della persona sbagliata, alla ricerca di affetto e rassicurazioni continue ma tanto carino, vi conquisterà con la sua aria sorniona e approssimativa e il suo essere confuso.

5) C'è un altro libro, uscito sempre con Mursia che però parla di un'indagine vera precisa, quella sull'omicidio di Yara Gambirasio. Cosa ci puoi dire? Come è stato scriverlo?

L'idea di un libro che - dopo tanti anni dalla sentenza all'ergastolo per Massimo Giuseppe Bossetti – potesse far luce una volta per tutte sulla sua responsabilità nel delitto di Yara è venuta a me e a Roberta insieme. Abbiamo pensato ad un dialogo tra la giornalista che ha seguito l'inchiesta prima e i processi poi, con la criminologa/profiler, la migliore sul campo, che stilasse un profilo dell'assassino e facesse una valutazione scientifica dell'indagine. Scriverlo è stato difficile perché non abbiamo pubblicato pedissequamente tutti gli atti del processo, ma abbiamo scelto i punti e i momenti fondamentali che potessero spiegare al meglio e a tutti come è andata. Dai riscontri ricevuti credo ci siamo riuscite.

6) Per te, Laura, come nasce una storia, una che vuoi trasformare in un romanzo?

Nasce dentro di me e poi fuori di me dalle cose e dalle persone che osservo, che vivo, che incontro ogni giorno. Anche dal passato magari, da un'esigenza di fissare con le parole un sentimento o una sensazione o una presenza che non voglio dimenticare

7) Ora stai lavorando su altri progetti letterari o ti stai concentrando sulla conoscenza di questi due libri?

Entrambe le cose. A parte occuparmi dei casi per Giallo e non solo, ho due progetti letterari: un altro romanzo giallo questa volta ambientato nell'archeologia forense tra Milano e Altamura, e un altro testo con Roberta su alcuni casi clamorosi di narcisisti maligni assassini…vediamo.


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