Claudia Proietti VS Adriano Zenotti

Biografia di Claudia Proietti
Claudia Proietti nasce a Roma nel 1985. Nutre da sempre un grande amore per la lettura, di pari passo al quale coltiva quello per la scrittura. Pubblica molto giovane il primo romanzo, L'Alba della notte, un paranormal romance con tinte gotiche. Per anni accantona la scrittura di romanzi, collaborando con diverse riviste online locali. A giugno 2021 viene pubblicata Imprese (im)Possibili di Animali Straordinari una raccolta di fiabe illustrate sul superamento di limiti fisici, psicologici e sociali, i cui ricavati sono destinati alla onlus "Il Viaggio di Leo", a sostegno delle cure domiciliari per i pazienti di Oncoematologia pediatrica dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma. Tornata alla scrittura di romanzi, a maggio 2022 pubblica il fantasy 2042 (PAV Edizioni). A settembre 2023, con Golem Edizioni, esce La coscienza del male, suo esordio nel noir, del quale è in stesura il seguito e che è tra i finalisti del Premio Nabokov. Diversi suoi racconti sono stati premiati e selezionati per antologie. Un suo racconto inedito vince nel 2023 il Garfagnana in Giallo, un altro riceve la menzione giuria al premio Moby Dick 2023. Attualmente è direttore scientifico della collana giallo e noir GiallOscuro di PAV Edizioni. Nella vita è moglie e mamma di due bambine e si occupa di tutoraggio a bambini e ragazzi con DSA e ADHD. Ama il disegno, la pittura e lo studio della psicologia, in particolare quella criminale.
Conosciamo Claudia
1. Presentati. Chi sei, dove vivi, quanti anni hai e cosa fai per vivere.
Mi chiamo Claudia Proietti, vivo a Roma, ho trentotto anni e lavoro come tutor per ragazzi e bambini con DSA e ADHD.
2. Hai figli o ne vorresti avere in futuro?
Ho un marito, Massimiliano, e due bambine, Eleonora di sette anni e Chiara di quattro.
3. Quali sono i tuoi hobby?
Mi piace molto disegnare e studiare la psicologia, in particolare quella criminale. Mi piace anche documentarmi il più possibile su fatti di cronaca nera, soprattutto del passato.
4. Che musica ti piace ascoltare?
Il Rock degli anni '70, '80 e inizi anni '90.
5. Cosa ti piace mangiare e cosa invece non mangeresti mai?
Mi piace mangiare quasi tutto, i miei piatti preferirti sono davvero tanti per ridurli solo a un paio, sicuramente però sono pietanze salate. Non sono una grande amante dei dolci. Le cose che non mangio, o non bevo, sono quelle che proprio mi disgustano, come il latte, il gorgonzola, il fegato e un po' anche il baccalà.
6. Sei un tipo da relazioni stabili o preferisci non legarti sentimentalmente? Raccontaci.
Sono molto stabile nei rapporti umani. Sto benissimo sola con me stessa, la solitudine non mi spaventa, ma le persone che amo e a cui voglio bene sono il completamento della mia anima. I legami per me sono molto importanti, di qualunque natura essi siano, mi fanno stare bene.
7. Qual è il tuo peggior difetto?
Sono spesso precipitosa, meticolosa fino all'esagerazione e, a volte, empatica al punto da modificare la percezione delle cose che mi riguardano in virtù dell'emozione che mi arriva da qualcun altro. Inoltre, sono molto poco sicura di me stessa ed eternamente indecisa (del resto sono Bilancia ascendente Bilancia, le cose le vedo sempre nel loro centro spaccato!
8. Quale tipo di comportamento disapprovi negli altri?
L'arroganza e la disonestà.
9. Cosa ammiri di più negli altri?
La capacità di ricostruire.
10. Qual è la tua più grande stravaganza?
Sono una accumulatrice seriale.
11. In che occasione ti capita di mentire e perché lo fai?
Quando non voglio ferire qualcuno corro ai ripari, (se l'occasione lo consente) modificando brutte realtà.
12. Cosa ti rende felice?
Vivere la mia famiglia, leggere e scrivere.
13. Qual è la tua più grande paura?
Le sofferenze dei miei cari.
14. E il tuo più grande rimorso?
Non essermi iscritta a Psicologia per percorrere la carriera di Criminologia.
15. Qual è stato il più grande dolore che hai provato?
La morte di un mio caro.
16. Cosa cambieresti del tuo passato?
Nulla.
17. Si è mai realizzato un tuo sogno? (Quale?)
Negli ultimi due anni se ne sono avverati parecchi.
18. Se vincessi la lotteria, che faresti con tutti quei soldi?
Terrei il giusto per vivere tranquilla, non avere problemi economici e garantire la stessa serenità a chi amo. Il resto via, a chi ne ha bisogno. Non è altruismo, troppi soldi portano guai!
19. Quale personaggio famoso, del presente o del passato, ti sarebbe piaciuto incontrare?
Artur Conan Doyle, Mary Shelley, Alessandro Manzoni e Dante Alighieri.
Biografia Adriano Zenotti
Adriano Zenotti nasce a Roma il 21 settembre 1983 da una maestra elementare e un impiegato di banca. La sua famiglia è discreta e rispettabile. Suo fratello, Alberto Zenotti, è di due anni più grande.
La carriera scolastica di Adriano è lineare e senza problemi di rendimento. È un bambino calmo e sereno prima, e un ragazzo ligio e misurato dopo.
Frequenta il liceo classico Augusto, a Roma, che termina con ottimi voti. Non figurano, nel suo percorso scolastico, momenti difficili o battute d'arresto.
Dopo le scuole superiori si iscrive al corso universitario di Scienze Politiche all'Università La Sapienza, a Roma, in concomitanza al quale comincia a frequentare il corso di addestramento per entrare in Polizia.
La sua carriera come poliziotto è rapida e brillante. Supera test psicologici e fisici senza difficoltà e, grazie alla laurea, conseguita nei tempi stabiliti, ottiene da subito una mansione di rilievo.
Dopo un breve periodo a Torino, città nella quale si stabilisce poi il fratello con la sua famiglia, Adriano torna nella Capitale e assume il ruolo specifico di sovrintendente nella squadra mobile, prima nella sezione Criminalità organizzata e poi nella sezione Omicidi e reati contro la persona.
Nel giro di pochi anni scala la gerarchia dell'organigramma della Polizia, diventando, nel 2021, Commissario capo, poco prima di compiere quarant'anni.
Nella vita privata è molto riservato e schivo, non ha molti amici tra i colleghi. È un amante della botanica e dell'ittiologia, piante e pesci sono la sua passione.
Ha una compagna stabile da circa cinque anni, Daniela Medone, psicoterapeuta dalla brillante carriera.
Nel tempo libero Adriano Zenotti lascia, spesso, spazio alla parte più cupa di lui, non una personalità alternativa ma, forse, la versione più vera di sé stesso: Zeno.
Zeno è un assassino senza movente ne desiderio di vendetta. Non è né un punitore né un vendicatore, solo un killer che garantisce il mantenimento di un equilibrio del tutto personale e arbitrario.
Zeno è un maniaco del controllo, tutto ciò che gli risulta ingovernabile o fuori dai suoi schemi di condotta viene potato, come i rami secchi del suo bonsai di Ficus Microcarpa.
Le due personalità dell'uomo non si alternano, ma convivono beatamente in una pace che Zeno si assicura di mantenere e tutelare costantemente.
Zeno non vuole spiccare tra tanti ma mimetizzarsi nella società che lui modella secondo i suoi criteri.
Vuole essere invisibile per poter agire indisturbato durante le sue missioni personali.
Conosciamo Adriano
1. Presentati. Chi sei, dove vivi, quanti anni hai e cosa fai per vivere.
Adriano Zenotti, sono un commissario della squadra mobile di Roma, dove vivo.
2. Hai figli o ne vorresti avere in futuro?
Non ne ho, non ci ho mai pensato, non credo.
3. Quali sono i tuoi hobby?
La cura delle mie piante e del mio acquario marino.
4. Che musica ti piace ascoltare?
Rock anni '70 -'80, punk rock e grunge.
5. Cosa ti piace mangiare e cosa invece non mangeresti mai?
Mi piace assaggiare e sperimentare nuovi gusti. Non mangio piccante, il piccante mi destabilizza.
6. Sei un tipo da relazioni stabili o preferisci non legarti sentimentalmente? Raccontaci.
I legami sentimentali non mi servono affatto, sicuramente sto meglio da solo, però non mi dispiacciono, mi danno un senso di equilibrio.
7. Qual è il tuo peggior difetto?
A volte sono troppo razionale.
8. Quale tipo di comportamento disapprovi negli altri?
Tutto ciò che è estremo e fuori del rispetto reciproco. Ah, e mi dà molto fastidio chi mi tocca. Tanto fastidio.
9. Cosa ammiri di più negli altri?
La dignità.
10. Qual è la tua più grande stravaganza?
Direi il fatto che uccido senza movente, indiscriminatamente e in modi sempre diversi. Ecco, il fatto di non essere seriale.
11. In che occasione ti capita di mentire e perché lo fai?
Mento il meno possibile, tranne quando, per forza di cose, non posso dire di essere stato io l'artefice di un omicidio.
12. Cosa ti rende felice?
La felicità è un concetto sopravvalutato. Meglio la serenità.
13. Qual è la tua più grande paura?
Di svegliarmi e ritrovarmi trasformato in un enorme insetto che tutti guardano. Non sopporterei tutti quegli occhi addosso.
14. E il tuo più grande rimorso?
Non aver capito alcuni dolori di persone a cui tenevo.
15. Qual è stato il più grande dolore che hai provato?
Il dolore è sopravvalutato come la felicità. Meglio il fastidio.
16. Cosa cambieresti del tuo passato?
Nulla.
17. Si è mai realizzato un tuo sogno? (Quale?)
Non ricordo quasi mai quello che sogno, non dev'essere granché.
18. Se vincessi la lotteria, che faresti con tutti quei soldi?
Non compro il biglietto.
19. Quale personaggio famoso, del presente o del passato, ti sarebbe piaciuto incontrare?
Dennis Rader, Jack lo squartatore, Zodiac e Robespierre(lui per ucciderlo!).