Faccia a Faccia con Marcella Nardi

· Come hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?
- Prima ancora di iniziare la scuola elementare ho iniziato a leggere gialli. A otto anni ho scritto un romanzo giallo di una trentina di pagine di quaderno. Non era male!
- Dopo la morte di mio padre, 2005, ho sentito il bisogno di scrivere sempre. Fino al 2013 ho scritto romanzi brevi per concorsi, poi mi sono lanciata con romanzi di lunghezza normale.
- Amo scrivere e non riesco a smettere.
· Hai realizzato i tuoi sogni da bambino? Era già in programma di diventare uno scrittore o non ci avevi mai pensato da piccolo? Riesci a scrivere a tempo pieno o devi dividerti con altre attività remunerate?
- Dei miei sogni di bambina ho realizzato quello di girare e conoscere il mondo. Non potrei vivere senza viaggiare. Sono stata persino in Penisola Antartica.
- Da piccola non pensavo realmente di scrivere a tempo quasi pieno. Volevo diventare astronauta.
- Da quando ho smesso di lavorare per vivere (ho fatto il project manager informatico per 22 anni) divido il mio tempo tra le traduzioni tecniche, l'insegnamento dell'inglese e la scrittura. Di recente dedico molto più tempo alla scrittura.
· Esiste un personaggio di un romanzo che avresti voluto creare tu? Quale?
- Hercule Poirot, ovviamente!!!
- Mi affascinano le sue idiosincrasie e il suo approccio investigativo.
· Che differenze ci sono tra scrivere per adulti e per ragazzi? Cosa ti diverte di più e perché.
- Mi piacciono di più i gialli per adulti, anche se al momento ho scritto uno per ragazzi e un altro che può rientrare nella categoria Young Adult.
- Le differenze sono tante: il diverso approccio investigativo tra un giovane detective e uno adulto; il linguaggio; l'aspetto goliardico/rocambolesco nei gialli per ragazzi.
- Come già detto, preferisco scrivere gialli per adulti perché sono molto più vicini al mio mondo; posso meglio immedesimarmi nei personaggi; data la mia età e posso permettermi delle licenze che sono vietate nei gialli per ragazzi.
· Quali sono le fasi e i passaggi che affronti quando finisci di scrivere un romanzo? E come procedi per arrivare alla pubblicazione? Come reagisci o hai reagito a un eventuale rifiuto da parte di una Casa Editrice a cui avevi mandato il tuo manoscritto?
- Terminato il romanzo, inizia la fase della revisione del mio editor (una persona che stimo molto e che reputo davvero competente). Inizia quindi la fase di EDITING.
- In parallelo, penso e realizzo la copertina. Ho una buona vena grafica e uso discretamente bene Adobe Photoshop.
- Sono un'autrice INDIE e uso la piattaforma Amazon per l'auto-pubblicazione.
- In passato mi sono rivolta a qualche casa editrice, ma da quando ho visto come ci si muove bene con Amazon e quanto sono più alte le royalty, non invio più i miei manoscritti a nessuna CE.
· Hai qualche rito particolare che segui prima e durante la scrittura? Hai un posto dove preferisci scrivere? Le tue sessioni di scrittura hanno una colonna sonora oppure hai bisogno di assoluto silenzio per concentrarti?
- Nessun rito.
- Uso vari fogli di carta che unisco a mo' di striscia e abbozzo lì la trama, che diventa come una spina di pesce, per chi la guarda.
- Lavoro nella mia stanza-ufficio e uso un pc da tavolo con schermo 27 pollici.
- Assoluto silenzio.
· Tre curiosità su di te come scrittore. Raccontaci
- Abbozzo sempre la trama su carta e non al pc
- La trama deve essere per me visiva. Una lunga linea nera: punto di inizio; punto di fine; linee verticali che intersecano la linea orizzontale. Sono i vari eventi.
Inizio sempre il nuovo
romanzo durante la fase di editing di quello appena finito
Le domande dei lettori
1. Dove vivi negli USA? E scrivi in entrambe le lingue?
Da 15 anni vivo a Seattle. Solo 3 dei miei tanti romanzi sono anche in inglese. Al momento ne sto traducendo un quarto: un giallo per ragazzi.
2. I tuoi sono legal thriller basati sul sistema legale americano o italiano? Dove ambienti le tue trame?
I legal thriller si ambientano a Seattle e nello Stato di Washington, che non ha niente a che vedere con la capitale federale, Washington D.C. Amo far calare i lettori nella realtà del posto dove vivo.
3. Quanto c'è del duro giallo americano nelle tue storie e quanto del più intimista giallo europeo? Preferisci uno stile secco o più disteso? Come ti accolgono i lettori in America?
In sincerità il mio stile è più europeo-italiano. Mi sono trasferita che avevo già 45 anni. Anche se ne sono passati 15, da allora, la mia mente rimane italiana ed europea. I miei gialli hanno molto del psicologico. I miei personaggi sono molto introspettivi.
4. Pubblichi anche in America?
Sì, non solo su Amazon di tutte le nazioni dove è presente, ma ora sto iniziando anche con Barnes & Noble.
5. Pensi di arrivare al cartaceo?
Tutti i miei romanzi sono anche in cartaceo, eccetto 2 o 3.
6. Ti ha fatto un sacco di domande, fra cui alcune che volevo fare io Quella sul sistema legislativo di riferimento, per esempio.
Ovviamente quello anglosassone. Ho 2 amiche avvocati e quindi per vari dubbi chiedo sempre a loro. Per l'Italia, nei miei gialli che si ambientano in Italia, seguo il diritto romano.
7. Ho cercato in rete e ho trovato il tuo sito. Sono veramente impressionata. Dietro, ci sono moltissime ore di lavoro. Curi da sola tutta la tua promozione?
Si. Io realizzo le copertine dei miei romanzi, le mie card, gli articoli ecc. In Italia lavoravo in IBM e seguivo, come project manager, le forze di vendita. Mi piace comunicare.
Marcella: Ci tengo a precisare che, pur essendo una scrittrice in selfpublishing, ogni mio romanzo passa attraverso editing professionale, fase molto importante per dare ai miei lettori un buon prodotto.
8. C'è qualche tuo romanzo in cui il protagonista è un poliziotto americano che vive e lavora negli USA? So che ne hai alcuni ambientati in Italia e altri con un avvocato come protagonista.
Per ora no. La serie che si svolge a Seattle vede un avvocato come detective, per quanto i poliziotti siano presenti.
9. Pensi di colmare questa assenza in un prossimo futuro?
Non so. Di recente ho fatto amicizia con un italiano che fa il poliziotto qui da 16 anni. Magari dopo una chiacchierata potrei... ma ho dei progetti in mente...
10. C'è una vicenda, un fatto che hai narrato nei tuoi libri che vorresti cambiare o che addirittura non vorresti aver scritto?
Eliminare, no. Ma in un paio di romanzi vorrei riscrivere alcune scene. In un caso me lo sono appuntato come cosa da fare a breve.
11. Così a getto.... Romanzo nuovo, personaggio principale nuovo e nuova ambientazione. Senza pensarci troppo cosa creeresti? Per adulti o ragazzi?
Un giornalista detective. Oppure uno psicologo detective. Magari ambientato a Parigi, non lontano dalla torre Eiffel. Per adulti, anche se il genere young adult mi appassiona.
12. Dove hai svolto le tue ricerche? Quanto tempo ci hai messo prima per gli approfondimenti e poi per la stesura? Non avevi la sensazione di scalare una montagna per la complessità degli argomenti trattati?
Non è il primo romanzo storico che scrivo. Sono appassionata lettrice di saggi sul medioevo e storia antica in generale. Ho impiegato parecchio per raccogliere le informazioni. Poi, in corso d'opera, continuo ad approfondire



