Faccia a Faccia con Marco Fedele

22.10.2024

1. Come hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Ho iniziato a scrivere a quindici anni. Alcuni film e alcuni romanzi avevano una fine che non mi piaceva e così ho pensato di creare una storia con personaggi e finale che potessero soddisfarmi.

2. Che tipo di scrittore sei? Organizzi il lavoro prima di metterti a scrivere o segui l'ispirazione? Parlaci di come procedi durante la stesura di un romanzo.

Parto sempre da un'idea o da un luogo in cui mi piacerebbe ambientare la mia storia poi seguo l'ispirazione del momento. Non riesco a pianificare prima tutta la trama e quelle poche volte che l'ho fatto sono stato costretto a riscrivere alcuni passaggi perché durante la stesura mi erano venute in mente soluzioni alternative e più interessanti.

3. Cos'hai provato la prima volta che hai tenuto in mano il tuo romanzo? Com'è stato vederlo sugli scaffali delle librerie o scoprire che qualcuno lo stava leggendo?

La parte più bella della pubblicazione è vedere la copertina che la casa editrice ha creato per te. Ogni volta che una persona sceglie di leggere il tuo lavoro è sempre una forte emozione.

4. Prima di essere uno scrittore, sei un lettore appassionato? Qual è stato il tuo primo libro? Qual è il tuo autore preferito? Qual è il tuo genere preferito?

Ho incominciato a leggere appassionatamente quando ho cominciato a scegliere io i libri da leggere, alternandoli a quelli che mi assegnava la scuola. Si può imparare a scrivere anche non seguendo i classici. I miei autori preferiti sono Stephen King, Marco Malvaldi, Massimo Carlotto e Sandrone Dazieri in quanto apprezzo la loro abilità di descrivere il quotidiano e di creare storie emozionanti utilizzando personaggi in cui molti si possono riconoscere.

5. Hai qualche rito particolare che segui prima e durante la scrittura? Hai un posto dove preferisci scrivere? Le tue sessioni di scrittura hanno una colonna sonora oppure hai bisogno di assoluto silenzio per concentrarti?

Io sono solito scrivere a penna su un foglio di carta piegato in quattro e poi trasferire tutto su computer. Ovviamente modifico il 90% di quello che ho scritto all'inizio.

6. A quale dei tuoi romanzi sei più legato e perché?

Mi sento molto legato a "Lo Stadio" poiché per comporlo, essendo ambientato nel mondo del calcio dilettantistico, ho trascorso tempo presso stadi di provincia, parlando con tifosi, addetti ai lavori e amici di calciatori scoprendo una realtà sconosciuta a molti.

7. Tre curiosità su di te come scrittore. Raccontaci

La prima: ambiento sempre i miei thriller in un posto ben definito che dà il titolo al romanzo in quanto mi piacciono i microcosmi e l'umanità che si sviluppa intorno. La seconda: scrivo fanta-thriller perché non apprezzo molto i romanzi di fantascienza distopici. Io provvedo a inserire un mistero da scoprire in un futuro plausibile e privo di situazioni catastrofiche. La terza: uno dei miei obiettivi durante la stesura è non fare sconti: raccontare la realtà per come la vedo io senza mezze misure e senza espedienti politicamente corretti.

Trama:

La Codegonese non ha mai calcato i campi di calcio, ma le vicende e i personaggi di questa squadra provincia sono frutto di un'attenta disamina del calcio dilettantistico italiano. Adrenalinico come un romanzo spionistico, "Lo Stadio" ha la profondità di un'inchiesta giornalistica.

11 maggio 2003, Codegono (LO). È l'ultima giornata di campionato di serie D e la locale squadra di calcio, la Codegonese, sta per scendere in campo. Se batterà il Fiorenzuola, verrà promossa in serie C2. Il terzino Andrea Foppa Pedretti, però, decide di fare un patto con Carlo, il direttore sportivo, di cui ha scoperto i maneggi contro la società: una bustarella in cambio di un goal regalato agli avversari e del suo silenzio sulle attività illecite del dirigente. Quest'ultimo ha solo novanta minuti di tempo per decidere se accettare la proposta e scoprire le prove in mano al difensore. Mentre le due compagini sono in campo e gli spalti sono gremiti, si farà aiutare nell'impresa dai suoi scagnozzi, Mario e Chicco, e si renderà conto che nel mondo del pallone di provincia non è il solo ad essere marcio.

La cosa che assomiglia di più alla vita? Un campo di calcio. Lì ci sono tutti i personaggi.  (di Renato Cesarini inserita all'inizio del libro).


https://negozio.lemezzelane.eu/prodotto/lo-stadio-ebook

Trama:

La vita scorre regolare sul pianeta Terra.
A quattrocentomila chilometri da lì, nel buio profondo dello spazio intersiderale, gli interessi economici colonizzano corpi celesti e vite umane.
Il passato tormentato di Monique la aiuterà a svelare intrighi e sotterfugi di una delle più pericolose organizzazioni segrete internazionali sbarcata su Pitagora: l'Aquila Bianca.


La tradotta sfrecciava nella grigia desolazione del Mare delle Ombre: un'immensa distesa di sabbia delimitata da un anello di monti.


https://ondadurtoedizioni.com/catalogo-libri/nel-mare-delle-ombre/

© 2020 Le Strade del Giallo. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia