Faccia a Faccia con Maria Masella

28.11.2022

1. Come hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Ho cominciato da ragazzina, alle medie inferiori. Di nascosto, anche da me stessa. Leggere non mi bastava e mi capitava di voler modificare le storie degli altri, dando più spazio ai personaggi secondari. Ma ancora prima scrivevo senza scrivere! Mi raccontavo storie se mi svegliavo di notte e confesso che continuo a farlo.

2. Che tipo di scrittore sei? Organizzi il lavoro prima di metterti a scrivere o segui l'ispirazione? Parlaci di come procedi durante la stesura di un romanzo.

Sono una che improvvisa, va a braccio, sono una che smonta e rimonta, sono una precisina fanatica. E ora spiego. Fase uno: comincio a scrivere una storia senza nessuna idea di come andrà avanti, ho soltanto una forte emozione iniziale su una scena e altri flash qua e là, ma niente di organizzato. Accendo il pc, file 1, CAP 1. Quando sono al secondo capitolo, cartella con un nome provvisorio, in cui sposto il file e continuo. Ogni volta che sono necessarie modifiche, salvo con nome aumentando di uno. Se le modifiche sono molto importanti, creo una cartella nuova con nome appropriato, in quella salvo l'ultimo file e vado avanti... Questa è la fase di improvvisazione e andare a braccio, la fase in cui scopro la storia scrivendola. Ora comincia la fase smonta e rimonta. Rileggo e sposto pezzi. È la fase di revisione grossa. Ogni volta salvo il file con numero progressivo, non butto niente! Capita che, a posteriori, ritenga migliore un tentativo precedente. È la fase di revisione grossa.

Quando arriva la precisina fanatica? Nella fase di revisione fina. Punteggiatura, scelta parole, gli a capo, le ripetizioni. Il ritmo frase per frase.

E il CAP diventa CAPITOLO. È sempre l'ultimo passo, prima di passare all'editore. Ho provato a organizzare in modo diverso il lavoro, facendo una scaletta. Niente. Comincio un giallo-noir-thriller senza sapere chi è il colpevole e perché ha ucciso. Mi capita anche di spostare l'ordine degli omicidi. Di solito scopro qualcosa dell'intreccio appena superata la metà, intorno alle duecentomila battute. Le revisioni sono necessarie per rendere coerente la storia.

3. Cos'hai provato la prima volta che hai tenuto in mano il tuo romanzo? Com'è stato vederlo sugli scaffali delle librerie o scoprire che qualcuno lo stava leggendo?

Oscillo fra la soddisfazione e l'incredulità. Spendono soldi e perdono tempo a leggermi? Ma è possibile? E anche un vago disagio, come se mi chiedessero di spogliarmi.

4. Prima di essere uno scrittore, sei un lettore appassionato? Qual è stato il tuo primo libro? Qual è il tuo autore preferito? Qual è il tuo genere preferito?

MM: Come si può capire dalla risposta alla prima domanda, ho sempre letto con passione, con maggior passione rileggo. Il mio primo libro? Sono scivolata senza traumi da quelli che mi leggeva mio padre quando ero bambina al leggere in prima persona, in autonomia. Il guaio è che quando scrivo in noir non posso leggerli perché mi confondono. Sono una lettrice sempre indietro. Mi chiedono se ho letto XY e l'ho acquistato ma è ancora in attesa.

Autore preferito? Italiano: Fenoglio. Di gialli: Simenon. Amori belli e impossibili: Tolstoj di Guerra e pace, Assalonne! Assalonne! di Faulkner, Edipo Re di Sofocle (il più bel noir che io ho mai letto).

Genere preferito? I generi non esistono. Comunque, da lettrice e da scrittrice apprezzo un po' di mistero da risolvere, non di soprannaturale, ma un'indagine.

5. Hai qualche rito particolare che segui prima e durante la scrittura? Hai un posto dove preferisci scrivere? Le tue sessioni di scrittura hanno una colonna sonora oppure hai bisogno di assoluto silenzio per concentrarti?

Nel 1986 ho venduto il mio primo racconto (spy) ed era la prima volta che inviavo. Mondadori mi ha pagato e ho comprato un cappello verde (tipo Borsalino). Quando comincio un romanzo lo tiro fuori dall'armadio e lo indosso mentre scrivo il primo capitolo (anzi CAP). Scrivo dove capita, quando capita. Colonna sonora? Silenzio? Del tutto indifferente. Ho scritto un noir (Mariani e la cagna) stando in piedi, con il portatile sul ripiano di un cassettone. Avevo tanto male alla schiena che non riuscivo a stare seduta. Scrivo due ore al giorno, tutte di fila o a pezzettini, quando capita.

Lavoro per qualche ora in più, arrivando a quattro, nella revisione grossa. Oppure quando devo correggere bozze per il "visto, si stampi".

6. A quale dei tuoi romanzi sei più legato e perché?

Morte a domicilio, il primo noir pubblicato con la Fratelli Frilli nel 2001. È nato il mio personaggio più mio, Antonio Mariani. Insieme a lui ho vissuto più di vent'anni (ventidue romanzi, anzi ventitré perché ho finito la revisione delle bozze del nuovo, un volume di racconti e un romanzo a quattro mani).

7. Tre curiosità su di te come scrittore. Raccontaci

Del cappello verde vi ho detto. Comincio i romanzi di lunedì, abitudine rimasta da quando insegnavo e a inizio settimana potevo prevedere gli impegni. Vi ho detto anche del CAP. Passo e chiudo! E che il domani sia migliore dell'oggi.

Le domande dei lettori

1. Sono sempre stata legata al realismo, nei gialli (e varianti). Secondo te, perché ora i lettori sono più interessati a leggere indagini condotte da investigatori dilettanti e meno da professionisti? 

Provo a rispondere in modo preciso e abbastanza sintetico. Premetto che esprimo opinioni personali, supportate da chiacchierate con lettrici e lettori, non da adeguate indagini statistiche. Non tutte e tutti prediligono investigatori dilettanti, per esempio io non li amo più dei professionisti. Ho chiesto spesso ad amici e amiche che prediligono i dilettanti i motivi della preferenza. Ecco i più gettonati, ammettete che aspettavate i miei soliti elenchi: 1) mi immedesimo meglio in un dilettante. Quando chiedo "perché?" la risposta è: 2) quando lavorano professionisti ci sono troppi dettagli tecnici, troppa tecnologia; non so se è possibile o no quello che ottengono da un capello. D'altra parte, chi ama i professionisti apprezza soprattutto quei dettagli. Come direbbe nonna "chi la vuole cotta e chi la vuole cruda". 

Da scrittrice metto in scena professionisti (anche Teresa Maritano lo è stata) ma non spingo eccessivamente sulla miracolosa tecnologia. Alcuni colleghi, Maria Teresa Valle a Armando d'Amaro, ambientano le loro storie nel passato (una nel dopoguerra e l'altro durante la guerra) proprio per mettere in scena professionisti e tenersi alla larga dalla tecnologia che toglie spazio ai personaggi.

2. Sei stata prof di matematica. Hanno mai trovato "strano" che una prof di matematica scriva?

Gli altri lo trovano strano, io no. Nessuno più dei matematici pesa ogni parola e i veri matematici hanno molta creatività, dal contare sulle dita sono arrivati ai calcoli per arrivare sulla Luna o per i nostri smartphone. Il problema è confondere la matematica con quello che dobbiamo insegnare a scuola. 

Titolo Romanzo: TEMPESTA SU MARIANI (22-esimo del serie Commissario Mariani)

Data uscita Romanzo: 26/11/2021

Editore: Fratelli Frilli Editori

Collana: SuperNoir Bross

Trama:

È la metà di marzo quando durante una mareggiata il commissario Antonio Mariani assiste al recupero del corpo nudo di una giovane donna. Non è necessario essere un anatomopatologo per capire che la causa del decesso non è l'annegamento ma la profonda ferita dalla base del collo all'inguine. Nei giorni precedenti erano stati trovati i corpi di altre due donne, decedute a causa di ferite analoghe. Le vittime, occasionalmente, facevano sesso a pagamento: questa notizia aveva suscitato l'interesse dei media; già si parlava di un serial killer delle prostitute e Mariani sa che questo terzo delitto rafforzerà l'ipotesi. Il commissario si concentra soprattutto sui dettagli che rendono questo omicidio diverso dai precedenti. Il corpo è stato ritrovato in mare, gli altri due no: uno vicino alla stazione ferroviaria di Sampierdarena e l'altro non lontano da quella di Brignole. Ma il dato discordante più significativo è la vita di questa terza vittima: Valeria Cottini era una giovane ricercatrice universitaria con un promettente futuro, perché era in corso di pubblicazione un suo saggio sulla prostituzione nella Genova del Quattrocento. Eppure, non si può escludere che sia stata vittima del "killer delle prostitute", perché in rete gira un suo video hard. L'indagine è resa più complicata dai pessimi rapporti fra il commissario e l'ispettore Paciani che è convinto di avere di fronte un "serial killer delle prostitute" e che tutte le ricerche di Mariani siano soltanto un modo per disturbare e infangare persone influenti. Ma Antonio continua a scavare nella vita delle vittime. E la sua ricerca metterà in pericolo la sua famiglia.

Nota: a fine novembre uscirà il ventitreesimo della serie Mariani 

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Titolo Romanzo: APPUNTAMENTO MORTALE (quinto della serie Teresa Maritano)

Data uscita Romanzo: 24/03/2022

Editore: Fratelli Frilli Editori

Collana: SuperNoir Bross

Trama:

Sono i giorni che precedono Ferragosto e dall'inverno precedente Teresa Maritano non ha più avuto contatti con il vicequestore Marco Ardini. Cerca di dimenticarlo e di dimenticare Paola, la bambina che aveva in affido temporaneo e che è stata data in adozione. Un ordine restrittivo le ha impedito di incontrarla perché la bimba deve cominciare una nuova vita senza di lei. La notizia che Paola è scomparsa e che i nuovi genitori sono stati uccisi rompe il fragile equilibrio che Teresa cerca di costruire. Quando la portano in Questura e perquisiscono il suo appartamento, scopre che il sospettato degli omicidi è proprio Ardini, in congedo per gravi motivi personali, e che avrebbe ucciso per rapirla e riportarla proprio a lei. Sì, hanno sospettato anche una sua complicità e soltanto per caso lei ha un solido alibi. Paola è scomparsa e Ardini è irreperibile: Teresa può soltanto sperare che siano insieme e che ci sia un'altra spiegazione agli omicidi dei nuovi genitori e della loro domestica. Deve indagare per ritrovare quella che considera una figlia. Scende a patti con gli ex colleghi, qualcosa rivela e altro tiene per sé, ma anche loro si comportano allo stesso modo. Indaga anche per scagionare Ardini sperando che lui la aiuti a ritrovare Paola. Più volte Maritano riesamina gli stessi indizi e si sposta seguendo tracce che, forse, Ardini le ha lasciato. Si sposta da Genova, ma a Genova ogni volta ritorna. 

https://www.amazon.it/Appuntamento-mortale-Unindagine-Teresa-Maritano/dp/8869435946/ref=sr_1_1?keywords=Maria%20Masella&qid=1666431046&qu=eyJxc2MiOiI0LjU5IiwicXNhIjoiMy44NCIsInFzcCI6IjMuODYifQ%3D%3D&sr=8-1&fbclid=IwAR22qLiy9OHTJMUVYXvCOwBjrdHd8bZOsV1JnuxpotINkxI16Du9qPgbx_g

Titolo Romanzo: Morte a domicilio

Data uscita Romanzo: 23 ottobre 2012

Editore: Fratelli Frilli Editori

Trama:

Due detective, il commissario Antonio Mariani e la moglie - ingegnere informatico - cercano di individuare un misterioso serial killer, uomo o donna? Giovane o vecchio? Che ad ogni delitto invia messaggi sibillini e preoccupanti, segni chiari della sua intenzione di colpire il loro nucleo famigliare. Dalla Foce ai Corsi, da Romanengo a Feltrinelli si snoda una caccia per fermare l'assassino e scoprire la verità.

https://www.amazon.it/Morte-domicilio-Masella-Maria-ebook/dp/B009WBEYF0/ref=sr_1_1?keywords=maria%20masella%20morte%20a%20domicilio&qid=1669447130&qu=eyJxc2MiOiIwLjM2IiwicXNhIjoiMC4wMCIsInFzcCI6IjAuMDAifQ%3D%3D&sprefix=maria%20masella%20morte%2Caps%2C223&sr=8-1&fbclid=IwAR3lA9RnH8-ca2H85NEwHvE0Xw4SLJPvnL47FBzpCIWruFgWvx8deJszon4

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