Faccia a Faccia con Mauro Zanetti
· Come hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?
Ho sempre scritto, credo sia nella mia natura. Scrivevo agli amici da bambino e alle prime fidanzatine, l'ho sempre fatto con naturalezza e senza forzature. Durante l'università ho pensato che potesse diventare qualcosa di più e così ho iniziato a scrivere dei racconti per partecipare a dei concorsi letterari.
· Cos'hai provato la prima volta che hai tenuto in mano il tuo romanzo? Com'è stato vederlo sugli scaffali delle librerie o scoprire che qualcuno lo stava leggendo?
È stata un'emozione fortissima, il primo momento in cui ho realizzato che il sogno stava prendendo una forma reale e concreta. Anche oggi, ogni volta che qualche lettore mi scrive per parlarmi dei miei romanzi, provo una soddisfazione immensa mescolata ad incredulità.
· Hai qualche rito particolare che segui prima e durante la scrittura? Hai un posto dove preferisci scrivere? Le tue sessioni di scrittura hanno una colonna sonora oppure hai bisogno di assoluto silenzio per concentrarti?
Nessun rito e scrivo in casa, nello studio o sul divano. Quasi sempre con un sottofondo musicale rigorosamente solo strumentale perché le parole mi distraggono.
· A quale dei tuoi personaggi sei più legato e perché?
Li amo tutti, sarebbe come chiedere ad una mamma di scegliere tra i suoi figli. Ma confesso di provare una certa empatia per il questore Gerola, protagonista dei miei gialli.
· Nei tuoi romanzi ci sono messaggi che vuoi trasmettere al lettore? Se sì, quali? Ci sono argomenti che non tratteresti mai nei tuoi romanzi? Quali e perché?
Nessun messaggio in particolare se non il desiderio di stimolare una riflessione sulle tematiche che affronto. Credo che qualsiasi argomento possa essere trattato in un romanzo, la differenza la fa lo stile e la sensibilità dello scrittore, non il contenuto.
· Quali sono le fasi e i passaggi che affronti quando finisci di scrivere un romanzo? E come procedi per arrivare alla pubblicazione? Come reagisci o hai reagito a un eventuale rifiuto da parte di una Casa Editrice a cui avevi mandato il tuo manoscritto?
Lo lascio decantare per un po' e poi lo riprendo in mano totalmente a caccia di errori e cose da migliorare. Per la prima pubblicazione ho contattato le case editrici che mi sembravano adeguate al mio lavoro ed ho poi scelto tra quelle che si sono dimostrate interessate. I rifiuti vanno presi con serietà ma senza farne una tragedia, tanto saranno sempre più numerosi delle lodi.
· Tre curiosità su di te come scrittore. Raccontaci
Scrivo partendo dalla creazione dei protagonisti, soprattutto sul piano psicologico e caratteriale. La trama si sviluppa quasi da sé una volta che ho ben chiara la personalità dei personaggi.
Scrivo con metodo imponendomi di farlo anche quando non ne ho voglia o stimolo. Non sono il tipo di scrittore che attende l'ispirazione altrimenti rimarrei bloccato troppo a lungo.
Ho bisogno del contatto
e del rapporto diretto coi miei lettori, voglio parlare con loro il più
possibile, incontrarli e viverli, per questo adoro le presentazioni
Le domande dei lettori
1. Di che parla il tuo romanzo?
Quello citato nella scheda è uno storico carico di mistero e suspense che descrive l'avventura di due tessitori di velluto tra Trentino e Liguria nel 1600. Ho poi scritto dei noir, l'ultimo presentato in anteprima al salone di Torino.
2. Parlaci del noir
Ho scritto la Belva di Garait, un noir ambientato nei boschi del Trentino che inizia con la scomparsa di due bambine... E ieri ho portato in anteprima a Torino il punto più buio, un noir psicologico che parla di bullismo e vendetta, tra passato e presente.
Trama:
I fili del mondo è un romanzo storico ricco di intrighi e misteri, ma è anche una grande storia di amicizia e riscatto. Nell'Anno del Signore 1657 due tessitori genovesi in fuga dalla ondata di peste che si è abbattuta sulla loro città giungono nel borgo di Ala, nei pressi di Trento, dove ottengono ospitalità dall'illuminato parroco don Alfonso Bonacquisto che pensa di sfruttare l'occasione per proporre loro l'inizio di un'attività tessile. Per recuperare gli utensili necessari i tessitori devono tornare a casa affrontando un viaggio pericolosissimo: la Repubblica di Genova prevede pene severissime, sino alla condanna a morte, per chi esporta i segreti dell'arte tessile. Il viaggio procede tra imprevisti e colpi di scena e mostra il momento storico e i tratti salienti di una civiltà del nord Italia in uno dei secoli più travagliati e complicati dell'epoca moderna.
Trama:
Torna la squadra investigativa di Tracce Parallele coadiuvata da un paio di importanti nuovi collaboratori. Il questore Gerola e la sua squadra sono questa volta alle prese con l'orrore che si rifugia in un bosco del Trentino. La belva di Garait è una lenta discesa nel buio dell'anima che porterà i protagonisti a confrontarsi con le loro certezze, per riuscire a dipanare l'intricata matassa di questa indagine che li condurrà davanti al lato più oscuro dell'animo umano.
Trama:
Il romanzo racconta la storia di Alessandro di Trento e Antonio di Roma, due uomini che ignorano l'uno l'esistenza dell'altro fino a quando il destino li farà incontrare in un modo bizzarro e inaspettato. Grazie a una donna misteriosa e a un vicequestore illuminato, i due iniziano a indagare sul loro passato, portando a galla una storia inimmaginabile che sconvolgerà per sempre la loro vita, mentre le indagini vengono ostacolate da chi sta cercando di occultare la verità, tra omicidi e colpi di scena.