Gli occhi del serpente di Fabrizio Silei

16.05.2023

Firenze, 1938. C'è grande attesa per l'imminente visita di Hitler, un fermento che si riverbera tra i corridoi e le stanze del magnifico Regio Istituto d'Arte di Porta Romana. Nei vari laboratori, sotto la guida del geniale professore Ottavio Umberti, gli allievi replicano i leoni della Loggia dei Lanzi che andranno ad abbellire la stazione ferroviaria. Ma tra invidie e rivalità mai sopite, la scuola non può dirsi un posto sicuro. A poche settimane dall'arrivo del Führer, proprio Umberti viene trovato morto dentro la maestosa gipsoteca, schiacciato dalla statua di Giuditta e Oloferne, ormai in frantumi. La terribile scoperta non lascia adito a dubbi: è un omicidio. Il commissario Vitaliano Draghi dovrà mettere da parte i suoi problemi di cuore per affrontare il caso, tanto più che un potente ministro romano, amico d'infanzia della vittima, è disposto a tutto purché giustizia sia fatta e ha inviato a Firenze due agenti dell'OVRA per controllare lo svolgimento delle indagini. A unirsi all'impresa, ancora una volta, Pietro, il contadino detective, che in realtà trama nell'ombra un progetto molto rischioso… Ma anche il Regio Istituto sembra custodire dei segreti. Mentre piccoli oggetti spariscono senza lasciare traccia, dietro le aule colme di studenti si articola la trama di un vero e proprio labirinto, celato agli occhi dei più. Ma esiste un labirinto senza un mostro che lo abiti? Dopo Trappola per volpi e La rabbia del lupo, il terzo capitolo della serie di Vitaliano Draghi e Pietro Bensi non smette di sorprendere per ritmo e inventiva, tenendo il lettore con il fiato sospeso per le sorti dei due protagonisti e dimostrando che il male può insinuarsi ovunque, anche nella culla della creatività. 

Questo è il terzo capitolo della serie di Vitaliano Draghi e Pietro Bensi, i due protagonisti che prendono vita dai romanzi di Fabrizio Silei. L'autore ci porta a Firenze nel 1938, nelle settimane precedenti l'arrivo del Fuhrer insieme a Mussolini. Il commissario Vitaliano Draghi sarà chiamato ad indagare sull'omicidio del professore Ottavio Umberti avvenuto nel Regio Istituto d'arte di Porta Romana. Non sarà solo. Per chi ha già letto i precedenti sa già che, Vitaliano avrà un grande aiuto dal contadino detective Pietro Bensi. In questa occasione avrà anche due agenti dell'OVRA inviati da un potente ministro romano per velocizzare lo svolgimento delle indagini in vista della visita dei due dittatori. 

Ho conosciuto i due protagonisti in questo terzo capitolo. Generalmente io preferisco partire dal primo per conoscerli meglio, con Vitaliano e Pietro però non ho avuto alcun problema. Fabrizio è molto generoso nelle descrizioni e, così facendo, permette a ogni lettore di non perdersi nemmeno un particolare dei personaggi. Si conoscono a fondo, tutti perché fa entrare nella vita di ognuno. Mi è piaciuta l'ambientazione. Con le sue descrizioni dettagliate si entra bene nei panni dei personaggi del 1938, si sente l'ansia dei preparativi, la rabbia di alcuni e l'entusiasmo di altri.

Un'altra cosa che ho apprezzato è la conoscenza che Vitaliano, e noi tramite lui, fa del capitano Arcieri, personaggio creato da Leonardo Gori che solca le strade di Firenze negli stessi anni. Trovo bello quando due autori si incontrano tra loro e permettono ai loro personaggi di fare lo stesso. 

La trama è intrigante e la realtà si unisce perfettamente agli eventi creati dalla fantasia dell'autore che riesce anche a unire la suspance e le emozioni dei personaggi. Le numerose descrizioni sono molto utili per chi non ha letto i precedenti ma a volte la loro lunghezza mi ha reso la lettura più pesante.


https://www.giunti.it/catalogo/gli-occhi-del-serpente-9788809952195

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