I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario

14.06.2022

Raoul Sforza, banchiere milanese, è un personaggio eccentrico e sprezzante, amante del lusso, dell'arte e della musica. Specializzato nell'ordire intrighi finanziari e nel ricattare uomini che ricoprono ruoli chiave nelle istituzioni dello Stato, Raoul conduce una vita lontano dai riflettori, dividendosi fra la sua antica dimora milanese che sorge nel cuore di Brera e l'amata Bonassola. La sua presenza non passerà inosservata quando sarà costretto, suo malgrado, a far luce su una lunga scia di misteriosi omicidi che dal 1945 insanguina Bargagli, borgo dell'alta Val Bisagno, nell'entroterra genovese. Aiutato da Diego Casazza, spiantato giornalista di cronaca locale, Sforza affronterà la cosiddetta vicenda del "mostro di Bargagli" che per decenni ha terrorizzato un'intera comunità. Forte di un innato cinismo, indifferente ad ogni tipo di morale, il "banchiere nero" sarà in grado di far emergere, dopo più di cinquant'anni di omertà e di silenzi, verità inconfessabili. 

Ippolito Edmondo Ferrario ha creato un personaggio eccentrico, un banchiere milanese di nome Raul Sforza. Appare tranquillo inizialmente, ma procedendo con la lettura emerge la sua vera natura. Raul è un uomo senza scrupoli, cinico, tenebroso, fin troppo razionale, calcolatore, trasmette ordine e una tranquillità che si ha paura finisca bruscamente iniziando a conoscere le pieghe buie del suo animo. E' conosciuto come un uomo specializzato nell'organizzare intrighi finanziari e ricattare politici importanti, ama stare fuori dai riflettori e vivere nell'ombra. Tra queste pagine però sarà costretto ad indagare su una lunga scia di sangue che dal 1945 non lascia tranquilli gli abitanti di Bargagli, un borgo nell'entroterra genovese. Sarà affiancato da Diego Casazza in quest'indagine, lui è un giornalista che scrive per la cronaca locale ed è affascinato proprio da quella storia che ha preso il nome di "mostro di Bargagli". Raul Sforza, con le sue qualità, farà emergere verità inconfessabili, omertà e silenzi che per cinquant'anni sono rimasti negli animi neri degli abitanti di Bargagli.

La trama prende spunto da fatti di cronaca realmente accaduti e adattati alle necessità narrative dell'autore. Il mostro di Bargagli è quindi realmente esistito e ha calpestato il terreno e le spiagge della bella Liguria. Raul Sforza è il personaggio di fantasia che accompagna i lettori alla scoperta della verità dando il ritmo al romanzo, a volte tranquillo e pacato, ragionato perché Raul non è avventato, riflette su ogni movimento e non fa niente per caso. Altre volte è crudo, spicciolo e scioccante come quando descrive i corpi delle vittime martoriate e assassinate. Il libro ha un ritmo variabile perché dobbiamo seguire i calcoli spietati di Raul chiamato il banchiere nero. La scrittura è semplice e scorrevole, ho trovato delle belle e accurate descrizioni dei personaggi e soprattutto di Raul, ma ancora più belle sono state quelle dei luoghi. Mi è sembrato di camminare per le strade di Bargagli, calpestare i prati sconosciuti durante il periodo della resistenza e di poter vivere nel lusso vicino a Raul assaporando i suoi sigari, ascoltando le canzoni che lo hanno accompagnato per le pagine del libro e amando la cultura giapponese.

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