Un furto incredibile di Giuseppe Valenti

20.07.2024

Torino, 2033. Rachele e Gabriele vogliono diventare genitori. Per farlo decidono di servirsi degli ovociti che lei, ormai quarantenne, ha fatto crioconservare anni prima. Ma una sorpresa raccapricciante li attende. Quei gameti sono già stati utilizzati da qualcuno che se n'è indebitamente appropriato. Nel tentativo di comprendere cosa sia accaduto, i due si rivolgono al vicequestore Zamira El Amri, amica di vecchia data di Gabriele e una delle prime poliziotte italiane col velo. Zamira e il suo fidato collaboratore Claudio Dini avvieranno un'indagine senza precedenti, i cui risvolti si riveleranno molto più ampi e complessi del previsto. 

Torino 2033

Zamira El Amriè il vicequestore a cui Rachele e Gabriele si rivolgono per sporgere denuncia contro ignoti per il furto degli ovociti che Rachele, anni prima, aveva congelato.

Giuseppe Valenti è un ginecologo che opera in Sicilia e Toscana e in questo romanzo utilizza il suo sapere. La maternità per la maggior parte delle donne è importante, fondamentale. Ha i suoi tempi e non sempre coincide con i tempi biologici. Il romanzo si svolge in una Torino del futuro, tratta molti argomenti, alcuni più approfonditi di altri. Si parla molto di integrità culturale che, in questo futuro così prossimo, sembra a buon punto visto che Zamira è una donna di cultura araba, porta il velo per scelta e lavora in polizia ricoprendo il ruolo del vicequestore. Vive a Torino ed è cresciuta in armonia costruendo dei solidi legami con uomini e donne di un altro credo. Lei e altri personaggi trasmettono un profondo rispetto per le diversità pur avendo ancora alcuni fantasmi da sfatare. Si parla ancora di maltrattamenti verso le donne, tallone a quanto pare ancora difficile da eliminare. Argomento arduo anche questo e spesso difficile da affrontare. Ogni persona ha il suo punto di vista e trovo giustissimo che tutti possano esprimerlo in libertà. Sta a chi ascolta accettarlo o affrontare le diverse opinioni , riflettere sulle motivazioni e decidere se cambiare la sua idea o continuare un confronto costruttivo per, eventualmente, far accettare la propria idea. 

Si parla di maternità, argomento a me caro. Da ragazzina sognavo il momento di diventare madre, di poter stringere a me il bambino che avevo cercato e sentito crescere nel mio ventre. Non immaginavo che alcune donne potessero non realizzare il mio sogno. Non sapevo nemmeno che esistesse una tecnica di fecondazione assistita che permettesse di conservare i propri ovociti per posticipare la gravidanza al futuro.  Tra queste pagine si parla di questo argomento che è al centro della trama e che è, appunto, pane per i denti dell'autore.

La trama è innovativa come la protagonista e quello che mi è piaciuto di lei è la sua fragilità che la rende reale. Pochi personaggi, altri che si aggiungono piano piano ma delineati per non perderli. Il testo è scorrevole anche se in alcuni punti l'editing poteva essere migliorato. Non l'ho trovato molto incalzante ma si insidia nel lettore la curiosità di capire chi ha rubato gli ovociti e perché. Dove arriva l'essere umano e quali motivi spingono a porre in essere certi comportamenti.


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https://spazioculturalibri.it/prodotto/un-furto-incredibilechi-ha-rubato-i-miei-ovociti/

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