Fabrizio Carcano

18.07.2023

1. Parlaci un po' di te.

Ciao a tutti, intanto, allora sono Fabrizio Carcano, sto per diventare un cinquantenne (prima o poi doveva succedere…), da quando ho 18 anni faccio il giornalista, negli ultimi dieci anni ho scritto e scrivo soprattutto di sport e sono il corrispondente per l'Atalanta del quotidiano il Giorno, ovvero sono un 'atalantinologo'. Per cui svolgo un mestiere molto lontano dal mondo dei gialli, dove sono entrato un po' per caso nel 2011 pubblicando il mio primo giallo milanese, Gli Angeli di Lucifero, con Mursia Editore. Da allora 16 gialli pubblicati in appena 12 anni, tantissime presentazioni, anche parecchie interviste come questa, e anche tante soddisfazioni: l'ultima aver ottenuto un terzo posto al premio Garfagnana in giallo 2023 con il mio nuovo giallo il Killer dell'Apocalisse.

Dal 2020 sono anche direttore della collana Giungla Gialla di Mursia, una collana che fa della 'territorialità' il suo tratto identificativo, nei nostri gialli privilegiamo il racconto dei nostri territori, del loro fascino e mistero ma anche delle storture, abbinando alla trama gialla anche un modo di far vivere il proprio territorio dal singolo autore con un punto di vista diverso che varia da libro in libro. Vogliamo raccontare tutta l'Italia, con obiettivo, ancora da raggiungere, di riempire tutta la cartina geografica italiana del giallo dei nostri libri, da Bolzano a Siracusa. I buoni risultati in termini di apprezzamento, recensioni e vendite ottenuti dai nostri primi 27 libri (una media dieci ogni anno) confermano che abbiamo preso la strada giusta. Per cui si va avanti!

2. I romanzi pubblicati con Mursia sono ambientati negli anni 70 in una Milano buia e nera che descrivi bene. Parlaci un po' di quegli anni per immergerci in quelle atmosfere.

Questo è il mio 16esimo giallo milanese, il quarto ambientato nella Milano degli anni '70. Questa del Killer dell'Apocalisse, è la Milano del 1976, è una Milano diversa rispetto alla Milano di oggi che io da milanese racconto dal 2011. A mio parere Milano è e resta la capitale del giallo, perché qui si intrecciano i misteri della finanza con quelli del potere e della malavita. Per la verità io racconto una Milano un po' differente, avendo uno stile di giallo basato sull'esoterico-artistico-religioso. Racconto i misteri delle chiese, delle basiliche, dei cimiteri, dei dipinti di Leonardo, abbinandoli a delitti moderni nel mio filone contemporaneo con il commissario Ardigò, personaggio generazionale e mio coetaneo. Mentre nel filone ambientato negli anni '70, con il commissario Maspero, attingo invece dalla cronaca reale. Questo ultimo giallo si snoda intorno all'intreccio di mistero e sangue di quella Milano di Piombo tra malavita del 1976, con personaggi leggendari come Turatello, Vallanzasca, Epaminonda, con terrorismo, poteri forti e massoneria, con scandali bancari e tanto altro ancora.

3. Jadran e Harald, due inquisitori. Ho cercato su internet ma non mi ha soddisfatto il risultato. Esistono ancora veramente o ti piaceva far sentire odore di medioevo, di storia?

Gli inquisitori del Sant'Uffizio esistevano ancora fino agli anni '80, in una Chiesa diversa dove accadevano intrighi e misteri: pensate alla strana morte di Papa Luciani, all'attentato in piazza a Papa Wojtyla, un Santo Padre morto nel 1978 e uno gravemente ferito nel 1980… pensate alla scomparsa di Emanuela Orlandi, allo scandalo IOR, alla sepoltura di De Pedis in una basilica storica… oggi quel mondo non esiste più. Detto questo esiste ancora la "Congregazione per la Dottrina della Fede" che dal 1968 ha preso il posto del Sant'Uffizio. Ma tuttora esistono investigatori religiosi, dai postulatori ai penitenzieri: si occupano di indagare su blasfemia, eresia, fenomeni come santoni, sette, presunte apparizioni mariane ecc ecc

4. Il romanzo è ambientato nel 1976. Una trentina d'anni dopo la Seconda guerra mondiale. Le guerre non sono facili, tantomeno il dopoguerra. Vorrei che tu ci facessi entrare nell'atmosfera del libro descrivendo quello che succedeva in quegli anni ai civili, coloro che stavano cercando di risollevare la patria.

Il Killer dell'Apocalisse è giallo religioso e ho scelto di ambientarlo nel 1976 proprio per il contorno di cronaca nera reale di quell'anno di crimini in città. Stavano per arrivare le Brigate rosse, ancora non organizzate come lo sarebbero state dal 1977, ma la città fu scossa da un'ondata di violenza criminale dovuta all'evasione di Vallanzasca, avvenuta il 26 luglio 1976, e alla guerra che si sarebbe scatenata sui marciapiedi milanesi con il boss Francia Turatello. Di questi notissimi banditi ho leggermente modificato i nomi per ovvie ragioni, i fatti che ho riportato sono quelli narrati nelle loro rispettive biografie anche se li ho reinterpretati per esigenze narrative e non sempre coincidono con le verità stabilite nei processi.

5. Personaggi, il commissario Maspero, i due inquisitori, le bande o le batterie di mafiosi, parlaci dei tuoi personaggi. Le donne ci sono ma sullo sfondo, come mai? Il personaggio principale è il commissario ma accanto a sé ha una donna, quando ci parlerai più di lei?

Questo è un libro maschile per mia scelta narrativa. Nei precedenti con il commissario Maspero c'erano molto delitti purtroppo di donne, in quanto anche qui attingevo ad episodi realmente accaduti. Qui ho voluto abbinare al noir anche il poliziottesco e la trama era un po' maschile: racconto anche un mondo un po' lontano da, nostro, pensate per esempio che le 17 vittime della bomba di piazza Fontana, la bomba della Banca dell'Agricoltura, erano tutti uomini… Maspero è un personaggio sopra le righe, borderline, con più ombre che luci: un quarantenne che si sciupa nelle bische, tra tanto alcool, troppo fumo e poco sonno. Ha contatti con la malavita, con i farabutti, ma è anche un poliziotto che sa fare il suo mestiere alla Omicidi. I due inquisitori sono il suo esatto opposto: Jadran è un uomo di pietra, senza sentimenti e per questo anche senza difetti, scolpito dalla fede e dall'obbedienza, freddo e impersonale. Intorno a loro danzano sbirri plasmati dalle loro figure reali e i malavitosi, che hanno sempre un loro fascino.

6. Prossimamente ho visto che tornerà Maspero l'anno prossimo e un altro tuo personaggio, ci riporterai tramite Mursia a Milano?

A novembre dovrei tornare in libreria con un nuovo giallo milanese ambientato nei nostri giorni, con l'altro mio protagonista, il commissario Bruno Ardigo'. Poi Maspero dovrebbe tornare l'anno prossimo con un'altra indagine, stavolta ambientata nel 1978, sempre a Milano, ma ambientata nei due mesi del sequestro Moro.

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