4 chiacchiere con gli autori del gruppo Nati per scrivere

26.07.2023

· Parlaci un po' di te, chi è Natascia, perché scrivi, perché ti piace leggere.

Ciao! Sono Natascia e ho 49 anni. Sono editor freelance e lavoro per una casa editrice. Sono anche writer coach da qualche anno e ghostwriter… da sempre! Vegana e animalista, vivo in Basilicata circondata da cani e montagne! Amo la letteratura classica russa e la poesia. Ho pubblicato una raccolta di poesie nel 2019 dedicate alla mia poetessa greca preferita: Saffo. Amo moltissimo anche la narrativa del Sud America in particolare Isabel Allende. Ho un debole per la mitologia norrena e le saghe dei vichinghi. Quando scrivo (ultimamente pochissimo per mancanza di tempo) lo faccio per liberare i miei pensieri… raccoglierne il senso e dargli forma e vita sulla carta. In questo modo i pensieri "vivono" respirano, corrono dal lettore e restano merce preziosa per sempre… nel bene o nel male nel cuore di qualcuno. Quando leggo entro in altre dimensioni da cui poi è difficile uscirne senza restare ancorati ai personaggi e delle vicende. Nutro anche una grande passione per i thriller e i gialli, tanto che a marzo ho iniziato un corso da editor giallista e ho appena iniziato un corso di sceneggiatura che spero di ultimare a breve. Amo molto il cinema in tutte le due sfumature, vivrei proprio in una sala proiezione!

· Com'è nata l'idea della raccolta 7 e come hai scelto gli autori?

L ' idea della raccolta è nata dalla voce e dalla mente del gruppo "Nati per scrivere"... ci è piaciuta da subito e immediatamente ogni componente del gruppo si è messo all'opera con dedizione, fantasia e impegno.

· Non hai pubblicato un tuo racconto, perché? Ma soprattutto, di getto, di quale peccato parleresti e che personaggio creeresti?

Io non ho pubblicato nulla perché troppo presa dal lavoro, non sono riuscita a creare nulla a mente lucida perché solo con una mente sgombra, puoi "buttare giù" senza interferenze. Se fossi riuscita a scriverne uno, sarebbe stato sicuramente "l'ira" il mio peccato capitale. Avrei scritto un racconto sul bullismo e la rabbia che certe azioni comportano, la sofferenza che ne consegue e avrei parlato di questa grande piaga sociale di cui si parla sempre troppo poco.

· Ci puoi dire qualcosa dell'associazione che è stata scelta per le donazioni?

L'associazione si chiama "Braccio di ferro" e si occupa di sostenere le famiglie di bambini che hanno gravi problemi di salute, che opera all'interno dell'ospedale pediatrico di Padova. Abbiamo scelto loro perché, oltre a essere molto difficile donare in Italia, cercavamo qualcosa che facesse davvero qualcosa di concreto e abbiamo scelto bene.

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