Brina di Aurelia Ortis
Il silenzio è solo silenzio. Per gli altri, non per lei. È muta ma può udire voci, stralci di conversazioni che nessuno può ascoltare, cristallizzate tra le pareti: la "Brina". Un dono che può distruggerla o portarla in alto; Marta riesce a tradurre queste emozioni in note, diventando un personaggio di spicco nel panorama musicale degli anni '60. Una carriera brillante, messa in pericolo da un mistero: chi è il ragazzo che si presenta in teatro, ogni sera? Scoprirlo potrebbe compromettere tutto ciò che ha costruito. Due vite che si scontrano, tra salotti e occupazioni, in una società affamata di cambiamento. Riuscirà Marta a nascondere la propria "stranezza" al resto del mondo? O dovrà rinunciare a tutto ciò che ama?
Marta è la protagonista di questo romanzo pieno di mistero e sentimenti. E' una violinista purtroppo muta ma con un grande dono. Riesce a udire le voci, pezzi di conversazione rimaste tra le pareti e le traduce in musica. Scrive così le storie che la maggior parte delle persone non riescono ad udire e le incanta. E' un dono che hanno in pochi e bisogna saperlo sfruttare o meglio usare.
Siamo negli anni '60, siamo nel pieno dei cambiamenti e il mondo è in continuo movimento. Certe doti però non sono facili da gestire, vanno sapute sfruttare e in ogni caso meglio stare all'erta; i doni se usati in modo errato o se si è sfacciati si arriva a un punto di non ritorno quindi è sempre meglio usare l'astuzia, non è facile tornare indietro. A volte meglio usare un po' d'ombra per poter godere della luce..
Un giorno succede un fatto che sconvolge Marta anche se non lo vuole ammettere: un ragazzo inizia a presentarsi tutte le sere a teatro e lei ne è attratta ma non capisce perché. Chi è? Perché viene ogni sera? Cosa vuole da lei e perché cerca solo i suoi pensieri?
L'autrice mi ha catturata, questa lettura non è solo scritta bene e fluida, trasporta nel libro, fa vivere i personaggi, permette di conoscerli, amarli e arrivare a dargli consigli, per il loro bene perché Marta è un personaggio che si fa amare. La lettura è coinvolgente, incantatrice e non avresti mai voglia di smettere. Bellissima la trama e le descrizioni dei personaggi e dei luoghi consentono un viaggio negli anni '60.
Complimenti all'autrice!
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