Cleopatra la schiava dei romani. Viaggio introduttivo nella terra dei faraoni di Giuseppe Lorin

25.04.2023

Con il titolo Cleopatra la schiava dei romani, l'autore intende introdurre i lettori in un viaggio nella terra dei faraoni, partendo dalle prime dinastie fino all'ultimo periodo che abbraccia la storia dei Tolomei, con l'ultima regina di questa dinastia: Cleopatra VII. I detrattori della regina Cleopatra e, primo fra tutti Cesare Ottaviano Augusto, oltre che Calpurnia, la moglie di Gaio Giulio Cesare, e alcuni storiografi dell'epoca imperiale, hanno appositamente operato una disinformazione e una distorsione della verità affinché la regina fosse colpita dalla damnatio memoriae. E così è stato. Su di lei è fiorita ogni sorta di leggenda. Quando si leggono le descrizioni che di lei ci hanno lasciato gli autori filo augustei e augustei, bisogna fare molta attenzione e vagliare accuratamente le numerose presunte "notizie" oltre a indagare anche tra autori più neutrali o contrari al pensiero e alla critica imperiale. Alcuni autori ce la descrivono colta, poliglotta, scienziata, filosofa; altri di una spregiudicata sfrontatezza sessuale; altri ancora tanto crudele da eseguire personalmente sadici esperimenti su esseri umani condannati a morte. Ma quanto di questo è frutto della propaganda ostile alla regina e quanto invece esagerato dalla sua stessa corte? Di certo la sua storia fu segnata dall'incontro con gli uomini più potenti del suo tempo che, pur sedotti dal suo fascino fatto di intelligenza e cultura, riuscirono a piegarla ai loro progetti politici. Progetti che Cleopatra accettò per trarne vantaggio per il suo regno, per se stessa e per i suoi figli. 

In questo saggio storico l'autore si propone di analizzare la figura storica di Cleopatra, cercando di ridarle una veridicità che la storiografia latina le aveva tolto, condannandola alla damnatio memoriae e costruendo di lei un'immagine intrisa di falsi storici. Per fare questo però Lorin deve tornare ab ovo, all'origine della storia egiziana, attraverso una approfondita digressione storico artistica . Bisogna infatti attendere di arrivare circa alla metà del libro prima di imbattersi nella figura di Cleopatra. Per poter capire a fondo la grandezza della regina egiziana ed il suo progetto culturale, è infatti necessario capire l'humus in cui è vissuta, ossia un Egitto multietnico che affonda le sue origini culturali nel mondo macedone. Cleopatra discende dalla dinastia dei Tolomei, "che aveva saputo assimilare le tradizioni e i costumi preesistenti, donando all'Egitto una fusione di culture dalla policromia ineguagliabile". Nata in questo ambiente, multietnico in cui affondano radici greche, elleniche ed egizie, si fa portatrice di un progetto culturale ambizioso: unire l'Urbis Romae con l'Oriente, come dimostrano le sue relazioni con Giulio Cesare prima e Marco Antonio dopo. Oggi di Cleopatra si raccontano miti e leggende (come quelle sulla morte). Il mito ne ha offuscato le autentiche verità, ma Cleopatra resta l'incarnazione della dea Iside, dea della vita, della guarigione, della fertilità e della magia. Cleopatra è la regina che voleva unificare Oriente e Occidente. Questo alla fine è il Leit Motiv del saggio: mostrare come la storia di Cleopatra si inserisca un sincretismo culturale di cui lei stessa si è fatta portatrice.

Valentina Barillari

https://www.bonfirraroeditore.it/prodotto/cleopatra-la-schiava-dei-romani/


© 2020 Le Strade del Giallo. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia