Faccia a Faccia con Andrea Improta

24.10.2023
  • Come hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Ho iniziato molto presto a scrivere come una sorta di bisogno per poter raccontare cosa provo e cosa mi colpisce della vita.

  • Nei tuoi romanzi ci sono messaggi che vuoi trasmettere al lettore? Se sì, quali? Ci sono argomenti che non tratteresti mai nei tuoi romanzi? Quali e perché?

Non ci sono messaggi particolari ma sono piuttosto spinto dalla ricerca di risposte ai tormenti interiori che genera l'età contemporanea, tanto che i soggetti dei miei libri sono in prevalenza specchio di personalità "difficili" che prediligono muoversi all'interno di trame complesse classificabili nel genere thriller.

  • Prima di essere uno scrittore, sei un lettore appassionato? Qual è stato il tuo primo libro? Qual è il tuo autore preferito? Qual è il tuo genere preferito?

Amo molto leggere, soprattutto il genere giallo. Autori preferiti Wulf Dorn e Lorena Franco. Il mio primo libro è stato "Le tigri di Mompracem" di Emilio Salgari.

  • Hai qualche rito particolare che segui prima e durante la scrittura? Hai un posto dove preferisci scrivere? Le tue sessioni di scrittura hanno una colonna sonora oppure hai bisogno di assoluto silenzio per concentrarti?

Mi piace scrivere in luoghi con determinate atmosfere come biblioteche o caffè letterari. Non mi disturba essere circondato da persone e se c'è della musica tanto meglio.

  • Esiste un personaggio di un romanzo che avresti voluto creare tu? Quale?

Hercule Poirot

  • Tre curiosità su di te come scrittore. Raccontaci

Quando posso non mi privo mai di un buon calice di vino a farmi compagnia mentre scrivo.

Sono capace di passare ore e ore in una libreria anche unicamente per respirare il profumo della carta mentre sbircio titoli e copertine.

Prima di far "vivere" i personaggi dei miei romanzi li devo dettagliare minuziosamente dentro di me sia fisicamente che caratterialmente, al punto da poterli immaginare accanto a me.

Le domande dei lettori

1. Firenze è "personaggio" attivo o subisce le vicende da semplice spettatrice?

Firenze è decisamente protagonista sia con il suo vento che richiama l'antica leggenda del "rifrullo del diavolo" e sia con le sue strade dove si dipanano le vicende dei personaggi. Una Firenze diversa da quella delle cartoline turistiche, che mostra il suo lato più oscuro.

2. Per le tue storie trai ispirazione da qualche episodio realmente accaduto?

No, i miei romanzi sono di pura fantasia anche se purtroppo la cronaca nera offrirebbe mille spunti di violenza adatti a una trama thriller.

3. Come scegli l'ambientazione delle tue storie? Preferisci scrivere storie con pochi personaggi (diciamo meno di 20 complessivamente) oppure con molti personaggi?

L'ambientazione preferita dei miei romanzi thriller è proprio la mia città Firenze, di cui racconto anche aneddoti e angoli segreti meno conosciuti. I personaggi sono meno di venti ma dò grande rilievo anche alle loro storie di vita e d'amore che s'intrecciano con la trama del "giallo". 

Trama:

Firenze, oggi. Il soffio di vento demoniaco di un'antica leggenda (dai fiorentini chiamato "il rifrullo del diavolo") sembra aver ripreso vita fino a entrare nell'appartamento di Giulia, giovane universitaria che viene ritrovata senza vita nel proprio appartamento. Chi è stato a uccidere Giulia? E perché? In questa storia, violenza e amore si intrecciano dietro il mistero di un efferato delitto e l'intensità di una passione travolgente. Al centro di entrambi, Marco Manfredi, commissario della polizia giudiziaria di Firenze. Sono in tanti a essere coinvolti, direttamente o indirettamente, nell'omicidio di Giulia, e altrettanti sono i segreti che il commissario Manfredi dovrà portare alla luce. Tutto per catturare un assassino sfuggente quanto il vento stesso. 


https://www.incipit23.it/negozio/libri/gialli/il-rifrullo-del-diavolo/


Giulia giaceva a pancia in giù sul vecchio divano rivestito di tessuto verde del suo monolocale. Maleodorante, come il fetore che sentiva provenire dalle sue stesse labbra. Era forse quello l'odore della morte?
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