Faccia a Faccia con Fabrizio Zagarella

10.10.2023

1. Come hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?

Divulgare il senso e l'amore verso la legalità.


2. Che tipo di scrittore sei? Organizzi il lavoro prima di metterti a scrivere o segui l'ispirazione? Parlaci di come procedi durante la stesura di un romanzo.

Fotografo la realtà nella mia mente e l'annoto in un taccuino.

Cerco di acquisire tutto il materiale possibile che riguarda l'argomento che voglio trattare. Adopero molto il vocabolario.

Buttare nero su bianco tutto ciò che ho reperito. I capitoli non li trascrivo uno dietro l'altro ma li formo singolarmente, per poi collegarli fra loro.


3. Prima di essere uno scrittore, sei un lettore appassionato? Qual è stato il tuo primo libro? Qual è il tuo autore preferito? Qual è il tuo genere preferito?

Le mie prime letture di cui risalgono ai 10 o 11 anni: Ivanhoe, i racconti di Salgari, Luigi Natoli (William Galt), Verga, Pirandello.

Da adolescente ho cominciato ad amare Tolstoj e Dostoesvskij, Graham Green, Stainbeck. Hamingway, Solzenicyn. La mia adolescenza (15-17) l'ho trascorsa comprando i fascicoli di Urania con cui scoprii Isac Asimov e la sua stravagante fantascienza. Leggo tutto, molti gialli, da Agatha Christie a Simenon, a Montalban, persino a Camilleri. Sei mesi fa ho scoperto Salvo Toscano. Ho amato i romanzi di Dacia Maraini, mi piacciono Donato Carrisi e Maurizio De Giovanni, Manzini e Alicia Gimenez-Bartlet, Marco Steiner con le avvenute di Corto Maltese. Ma non ho disdegnato nemmeno Ezra Pound.

Non ricordo quale sia stato il mio primo libro. Sono innamorato di J.E. Steinbeck, di Graham Green, di Hemingway che non sono certamente giallisti ma narratori ideologici.

Oltre a leggere e scrivere riesco a dedicare tempo anche a tante altre cose: i miei pennelli, il cinema, il teatro di commedia o di dramma, le tragedie greche a Siracusa.


4. Hai realizzato i tuoi sogni da bambino? Era già in programma di diventare uno scrittore o non ci avevi mai pensato da piccolo? Riesci a scrivere a tempo pieno o devi dividerti con altre attività remunerate?

Desideravo diventare un aviatore militare, volare come un Top Gun. Mio padre dissentì ed andai al liceo classico e poi a Giurisprudenza. Lui era un vecchio magistrato in carriera. Avrebbe desiderato che anch'io lo diventassi. Tornato dal servizio militare, dopo l'abilitazione ho svolto la professione di civilista. Nel 1989 sono stato nominato Vice Pretore ad Alcamo e nel 2004 sono stato nominato G.O.T. del Tribunale di Palermo, attività che svolgo tutt'oggi.

Mai pensato di scrivere da piccolo. La voglia di farlo l'ho sentita quando morì mio padre (1989). Ho sentito che gli dovevo qualcosa, nonostante non mi avesse assecondato. Così ho cominciato a scrivere le memorie di famiglia (Locomotive col tender) ed un romanzo storico (Ghenet Hardy) che ho presentato alla Sellerio di Palermo ed al mio successivo editore. Entrambi me l'hanno bocciato. Oggi non va più di moda. È un mattone di 500 pagine che non ho mai completato e che temo resterà tale.


5. Quali sono le fasi e i passaggi che affronti quando finisci di scrivere un romanzo? E come procedi per arrivare alla pubblicazione? Come reagisci o hai reagito a un eventuale rifiuto da parte di una Casa Editrice a cui avevi mandato il tuo manoscritto?

a) Finito il manoscritto, ribattuto al pc, lo correggo e lo stampo, poi lo comprimo il più possibile cercando di mantenerne il senso nonostante la sintesi estrema, perché comunque sono tendenzialmente prolisso.

b) Il testo definito lo memorizzo su una pen-drive che porterò all'editore per il suo esame.

c) Ne parliamo assieme. Aspetto la sua risposta senza fretta. Se lo approva procediamo ad una nuova correzione, la scelta della copertina, la quarta, e ci accordiamo per la presentazione.

d) Reazione: nessuna in particolare. Cerco di capire le motivazioni del rifiuto. Se la risposta è incondizionata, metto da parte quel testo e mi dedicherò ad altra attività. Lo scrittore soffre spesso di vuoti di creatività e me ne faccio una ragione, sapendo che prima o poi riscoccherà la scintilla. Ed è vero!


6. Esiste un personaggio di un romanzo che avresti voluto creare tu? Quale?

No ma desidererei che il lettore capisca che il mio protagonista è un personaggio come tanti altri esseri umani, normale seppur un esempio di virtù, non un eroe epico della Giustizia, ma solo un modello di equilibrio e umanità.


7. Tre curiosità su di te come scrittore. Raccontaci.

Ho trascorso la maggior parte della vita a cercare di costruire un personale personnage. Quello che non sono riuscito ad ottenere. Ma me ne faccio una ragione perché altre cose sono andate in porto, il mio matrimonio con una donna che adoro e che mi ha reso felice con tre figlie speciali che comprendono la mia voglia di scrivere e piace anche a loro quel che scrivo.



Trama:

Magistrato onorario 

"Un giallo soft per parlare della magistratura onoraria. L'anomalia del mondo del lavoro nel settore della giurisdizione civile e penale italiana svolta da giudici volontari che nel nome del popolo italiano applicano ai cittadini i diritti che ad essi stessi la legge dello Stato non riconosce".


Trama:

Aracnidi e afidi

Torna con le sue indagini il Commissario Grigoli, questa volta al suo fianco ci sarà Olga Sanzhwnischt un'avvenente bruna ...

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