Il sangue di Giuda di Gabriele Cantella

26.07.2023

«L'ho raggiunta lì, avvicinandomi piano, perché il destino, il caso o Dio, chiamatelo come vi pare, non fa rumore. Stavo dietro di lei, potevo udire le sue preghiere, un lamento soffocato, intervallato da singhiozzi senza lacrime. Chissà per chi pregava, tempo sprecato comunque.»
Sotto una pioggia fitta e ostinata, che in aprile a Gela non s'era mai vista, un serial killer invisibile e spietato semina una scia di morte e terrore. I delitti appaiono ancor più inquietanti perché compiuti in chiesa, durante la santa messa, nella Settimana di Pasqua. Accanto ai corpi delle vittime, trenta pezzi d'argento e un santino raffigurante una delle stazioni della Via Crucis. Mentre la Polizia insegue un fantasma al quale non riesce a dare un nome e un volto, l'investigatore privato Giovanni Alma indaga parallelamente alla ricerca del colpevole e delle ragioni che hanno armato la sua mano.
Il caso del serial killer della Via Crucis, così lo ha ribattezzato la stampa, diverrà per Giovanni Alma un'indagine su se stesso, un'occasione per ritrovare quel senso della vita ormai perduto da quando lei se n'è andata. La morte ha spezzato la vita di Marella e interrotto quella di Giovanni Alma, che si è condannato all'esilio dal mondo dei vivi, vagando senza titolo in quello dei morti, alla ricerca di un'ombra muta e invisibile. 

Gabriele Cantella inaugura un nuovo filone della collana Giungla Gialla perché saranno pubblicati romanzi solo in digitale e, ovviamente,  manterranno la territorialità. Gabriele ambienta il suo romanzo a Gela, luogo che non conoscevo. Il suo protagonista è Giovanni Alma, un investigatore privato con un forte acume e un peso nel cuore. Nelle chiese di Gela iniziano a verificarsi degli omicidi proprio nella settimana di Pasqua e il killer lascia "una firma" particolare... : 30 pezzi d'argento e un santino raffigurante una stazione della Via Crucis. Questo segno di riconoscimento mi ha attirato molto. 

L'autore si è legato a un fatto storico, puntando i riflettori sulle cause delle scelte di Giuda cercando risposte. Perché Giuda ha tradito Gesù? Per trenta pezzi d'argento? La vita di un uomo, anzi di una persona ha un prezzo e chi lo stabilisce? Le scelte di ognuno di noi sono già decise? Tante domande si alternano tra le pagine del romanzo e non hanno risposta facile. Devo dire  che ho iniziato a pormele anch'io dopo ma anche durante la lettura. Come può un uomo arrivare a tradire, o consegnare, un altro che, a sentirlo parlare considera amico? 

In queste pagine Gabriele porta l'attenzione non sul fatto del tradimento ma sui perché un essere umano arriva a una scelta del genere. Esiste il libero arbitrio? Le scelte possono essere cambiate? Ci si chiede cosa cambia e per chi in base alle decisioni prese? Le domande sono tante e qualche risposta me la sono data ragionando sulla storia raccontata e in base a ciò in cui credo.

La storia creata da Gabriele Cantella mi è piaciuta molto. L'ho trovata accattivante, attira alla lettura e credo che possa succedere sia ai credenti che non perché la curiosità di capire e vedere, o leggere, altri punti di vista può sorgere in tutti.  Mi sono piaciute le descrizioni dei personaggi che per alcuni ho trovato più approfondite: Giovanni Alma è un personaggio cupo, chiuso nel dolore per non voler soffrire ancora, è un personaggio che mi piace e spero di ritrovare in un'altra storia per sapere se ha seguito il mio consiglio: Giovanni, vai avanti, vivi.


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