Le lacrime di Dio di Fabio Mundadori

È la mattina di un freddo Natale. Andrea si sveglia nel suo letto. Il lato dove dorme Anna, sua moglie, è vuoto. Anche la camera di sua figlia Martina è deserta; il piumino è sul pavimento. Oltre a lui ci sono solamente Nemo e i suoi insistenti miagolii. Nel salone della loro bella casa, addobbato a festa, ogni cosa è al proprio posto. Sotto il grande abete adorno, i pacchi messi lì la sera prima sembrano essere scomparsi nel nulla. Tutti. Tranne uno. Fissato al nastro c'è un biglietto, e sul biglietto c'è il suo nome. Andrea scarta il pacco. Da questo momento niente, per lui, sarà più come prima. 

Il romanzo inizia con un capitolo uno che mette in piedi diverse domande. Un uomo si alza dal letto la mattina di Natale e trova solo il gatto, Nemo, che miagolando e strusciandosi alle sue gambe lo accompagna per casa dandogli il tempo col rumore regolare delle fusa. Il protagonista è Andrea che al risveglio dalla notte di sonno cerca la moglie per farle gli auguri, lei però non risponde. Non è nel letto con lui quindi decide di alzarsi e andare a farglieli. Non trova né lei né la figlia Martina con cui aveva condiviso la cena della Vigilia insieme al genero Simone. Non le trova in casa ma girando fra le stanze si accorge di una grossa differenza rispetto alla sera precedente. Da qui parte la corsa di Andrea alla ricerca delle sue amate donne; insieme a lui ci sarà Simone e il vicequestore della Polizia di Stato Valeria Primavera e l'ispettore Cangemi.

La lettura del romanzo scorre veloce, Fabio non usa un lessico difficile ma entra in temi attuali; uno di questi è la tecnologia, l'altro ve lo lascio scoprire con la lettura. Il romanzo rientra nel genere dei gialli, infatti tra queste pagine troverete un cadavere e la polizia che indaga per dare giustizia al corpo senza vita.

I personaggi sono descritti, non nei minimi dettagli, Fabio lascia spazio alla fantasia dei lettori. Il romanzo si svolge in Sicilia, nei paesini della provincia di Trapani e sulla meravigliosa spiaggia di Marausa. Anche i luoghi non sono descritti nei minimi dettagli e questo permette di concentrarsi sulla storia e dare sfogo all'immaginazione o cercando foto sul pc spinge a sognare quel paradiso di blu.

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