Tiziana Leone VS Ray Hayes

20.04.2024

Biografia di Tiziana Leone

Nata e cresciuta a Catania, adesso vive con la famiglia a Cosenza. Laureata in matematica e insegna alla secondaria di secondo grado. Ama leggere e scrivere, soprattutto gialli e thriller.

Finalista alla seconda edizione di Ore Contate, contest letterario di racconti da un incipit di Joe Lansdale organizzato da Orecontate.it e seconda classificata al contest letterario Pillole Noir, Neroma 2020.

Nel 2021 pubblica il suo romanzo d'esordio, Gioco mortale, con la Golem Edizioni. Nel 2022 è finalista al Garfagnana in giallo 2022 e riceve la menzione speciale Pinketts per il miglior esordio. È una delle autrici della raccolta a scopo benefico "Tutto in una notte", Golem Edizioni, e due suoi racconti commemorativi sull'11 settembre con protagonista il detective Hayes sono presenti su YouTube, entrambi interpretati dalla voce di Rosanna Lia, La narratrice di sogni.

Dal 2018 è amministratrice del gruppo Facebook "I thriller di Edvige e altro tra le righe", con il quale contribuisce alla promozione delle buone letture, sostenendo i giovani autori esordienti che pubblicano con serie realtà editoriali.

Conosciamo Tiziana

1. Presentati. Chi sei, dove vivi, quanti anni hai e cosa fai per vivere.

Ciao, mi chiamo Tiziana Leone, vivo a Cosenza anche se sono nata e cresciuta a Catania. Mi sono trasferita qui per amore, per seguire mio marito che lavorava qui. Ho… ehm anni e sono un'insegnante di matematica al superiore che ha la passione per la scrittura.

2. Hai figli o ne vorresti avere in futuro?

Ho due bambine di dieci e undici anni e va bene così. I cantieri sono chiusi ahah

3. Quali sono i tuoi hobby?

Oltre la scrittura, mi piace il giardinaggio (anche se non ho un giardino e allora mi prendo cura delle mie piante in vaso, sperando di non affogarle perché, per paura di farle seccare, metto troppa acqua), piccoli lavoretti creativi manuali (anche se non sono granché brava, però ci provo. E una cosa che mi riesce bene sono i segnalibri confezionati con elastico e perline, fatti in modo da non perdersi tra i cuscini del divano o tra le lenzuola quando si legge) e credo basta. Ogni tanto mi viene in mente di mettermi a disegnare, ma poi mi ricordo che sono scarsa e lascio i colori alle mie figlie che sono più brave di me.

4. Che musica ti piace ascoltare?

Il mio gruppo preferito ormai da più di trent'anni sono i Queen, dei quali sono stata un'accanita collezionista, ho infatti l'intera discografia e diverse produzioni rare. Poi mi piacciono anche altri cantanti e gruppi, per lo più stranieri, per i quali vado in fissa periodicamente. In questo periodo sto ascoltando gli Imagine Dragons, gli OneRepublic e Adele.

5. Cosa ti piace mangiare e cosa invece non mangeresti mai?

Tra i miei piatti preferiti al primo posto c'è la pizza e alcuni piatti tipici delle mie parti o che mi legano alla mia infanzia. E poi la produzione dolciaria della mia terra d'origine e lì, a fare l'elenco, potremmo stare fino a domani. Tra i cibi che non amo mangiare ci sono alcuni tipi di legumi, sushi e l'insalata verde… e quest'ultima mia "particolarità" ce l'ha pure un personaggio del mio romanzo!

6. Sei un tipo da relazioni stabili o preferisci non legarti sentimentalmente? Raccontaci.

Sono un tipo da relazioni stabili, decisamente. Quando mi innamoro veramente, mi dura a lungo.

7. Qual è il tuo peggior difetto?

Perdere la pazienza in maniera parossistica (si può dire?). Esplodo a volte in maniera esagerata, ma succede se sono in un periodo di particolare stress. Di solito la mia pazienza è tendente a infinito o quasi, ma se mi portano al punto di rottura, allora è meglio togliersi davanti.

8. Quale tipo di comportamento disapprovi negli altri?

Detesto la mancanza di rispetto. Per me il rispetto di pensieri, idee, gusti e aspirazioni vengono prima di ogni altra cosa, ma molti non la pensano così e si credono al centro dell'universo.

9. Cosa ammiri di più negli altri?

La capacità di portare a termine dei progetti per i quali io impiego molto molto tempo. Ammiro la capacità di concentrarsi anche nei posti più rumorosi, cosa che mi riesce molto difficile. Io non riesco né a leggere né, soprattutto, scrivere in mezzo alla confusione di un bar o su un mezzo pubblico e ammiro chi ci riesce. Ho bisogno di silenzio, anche la televisione accesa nell'altra stanza o due persone che parlano riescono a rompere la mia fragile concentrazione.

10. Qual è la tua più grande stravaganza?

Memorizzare le targhe delle macchine e riconoscere le persone da quelle. E poi giocare con i numeri e le lettere per calcolarne approssimativamente la data di immatricolazione. Però ho scoperto di non essere l'unica a fare queste cose strambe. E mi sento meno sola.

11. In che occasione ti capita di mentire e perché lo fai?

In generale non mi piace mentire ed evito di farlo perché mi fa star male. Però qualche volta è capitato ma l'ho fatto solo per non far preoccupare qualcuno.

12. Cosa ti rende felice?

Le piccole cose: un messaggio di un'amica, un pensiero carino, un complimento per qualcosa. E poi un abbraccio e un bacio dalle mie bimbe e di mio marito. Poi, certo, vincere al superenalotto mi renderebbe un po' più felice. Forse.

13. Qual è la tua più grande paura?

Tutte quelle cose che sono irreparabili e definitive.

14. E il tuo più grande rimorso?

In questo momento l'unica cosa che mi viene in mente è non aver studiato di più quando ho fatto il concorso in polizia.

15. Qual è stato il più grande dolore che hai provato?

Una caviglia slogata vale? Ma anche il mal di schiena non scherza, eh!

16. Cosa cambieresti del tuo passato?

A dire il vero, vorrei cambiare poco. Se potessi tornare indietro, forse eviterei di aprire il mio cuore alle persone sbagliate, per non soffrire dopo. Ma al di là di questo, rifarei ogni singola cosa.

17. Si è mai realizzato un tuo sogno? (Quale?)

Oh, sì, pubblicare il mio romanzo. Ma quello di pubblicare è stato un sogno recente. Quando ho iniziato scrivevo per me, senza pormi traguardi. Poi con il tempo, lo studio, il duro lavoro, ho iniziato a pensare che, forse, poteva essere bello far leggere la mia storia anche a gente sconosciuta. E a quel punto l'impegno è aumentato, perché se qualcuno che non ti conosce spende soldi per comprare un libro e tempo per leggerlo, deve avere in mano un prodotto di buona qualità. E da qui ho iniziato con l'approfondimento, le revisioni e l'editing, fino ad approdare a una vera casa editrice che ha creduto nella storia tanto quanto ci credevo io. E quando ho preso in mano il romanzo cartaceo per la prima volta, mi sembrava di essere ancora dentro un sogno.

18. Se vincessi la lotteria, che faresti con tutti quei soldi?

Penso che farei tante cose, ma tante cose normali. Aiutare chi si trova in situazioni svantaggiate sicuramente e poi, se devo pensare a me, comprerei una casa più grande, in modo da avere uno studio-biblioteca tutto mio… magari anche insonorizzato ahah.

19. Quale personaggio famoso, del presente o del passato, ti sarebbe piaciuto incontrare?

Mi piacerebbe incontrare gli artisti che mi hanno ispirato in più occasioni. Vorrei poter stringere la mano e parlare con Michael Connelly, per esempio, il mio primo grande maestro.

Biografia Ray Hayes

Nato e cresciuto a New York fino al 1991, anno in cui il padre lascia le forze di polizia e si trasferisce con la famiglia a Newark, New Jersey. Ray rientra a New York per studiare ma lascia l'università quando viene accettata la sua domanda per entrare in Accademia.

Presta giuramento per la NYPD nel 1998 e viene assegnato al 18° distretto. L'11 settembre 2001, nonostante quel giorno fosse di riposo, partecipa con molti colleghi ai soccorsi durante l'attacco terroristico alle Twin Towers, evento che sconvolgerà la sua vita. Nel 2006 viene promosso detective di primo grado e trasferito al 21° distretto, nel quale sarà messo in coppia con il detective Roger Donovan che, con il tempo, diventerà il suo migliore amico. 


Conosciamo Ray

1. Presentati. Chi sei, dove vivi, quanti anni hai e cosa fai per vivere.

Ciao, mi chiamo Ray Hayes e vivo a New York. Ho compiuto da poco 34 anni e sono un detective di primo grado della polizia di New York.

2. Hai figli o ne vorresti avere in futuro?

In questo momento non ho figli, ma avere una famiglia fantastica come quella del mio partner è il mio più grande desiderio. Fino a ora, però, non ho incontrato la persona giusta per mettere su famiglia, o per lo meno… inizio a pensare che forse, molti anni fa, la persona giusta l'ho incontrata davvero, ma non me ne sono reso conto e me la sono fatta scappare. Adesso c'è di nuovo qualcuno che guardo con quel desiderio di passare il resto della mia vita con lei. Devo solo farmi coraggio e dirglielo, prima che sia di nuovo troppo tardi.

3. Quali sono i tuoi hobby?

Col lavoro che faccio non ho molto tempo per dedicarmi agli hobby. Ogni tanto provo a rilassarmi leggendo qualche libro, oppure a scaricare lo stress rincorrendo un pallone da tirare a canestro.

4. Che musica ti piace ascoltare?

Il mio cantante preferito è Bruce Springsteen e, in generale, amo la musica rock. Ma anche per la musica, non ho molto tempo da dedicarle. In più di un'occasione ho dovuto rinunciare ad andare a qualche concerto perché non potevo lasciare il lavoro.

5. Cosa ti piace mangiare e cosa invece non mangeresti mai?

Amo la pizza, la pasta, la cucina italiana e tutto ciò che cucina Lisa, la moglie di Roger, il mio partner. In generale mi adatto facilmente, ma non amo il pesce, specialmente quello crudo.

6. Sei un tipo da relazioni stabili o preferisci non legarti sentimentalmente? Raccontaci.

Sono sempre stato un tipo da relazioni stabili, anche se, a causa del mio lavoro, le mie storie non sono mai durate molto a lungo. Fino a questo momento, la più lunga è stata quella con Julia, che, tra alti e bassi, tra litigi e riappacificazioni, è durata quasi due anni. Ma anche con lei non è andata benissimo, a quanto pare. Il mio socio vorrebbe che uscissi la sera per conoscere nuova gente, donne secondo la sua mente bacata, ma passare le notti in un letto sempre diverso non fa per me. Preferisco tornare a casa e prendermi cura di Lizzie, la gatta della vicina che ama intrufolarsi nel mio appartamento.

7. Qual è il tuo peggior difetto?

Ne ho tanti, di difetti. Qualche esempio? Non so mentire. Se qualcuno mi sta sui cosiddetti, non riesco a nasconderlo e reagisco spesso in maniera inopportuna, cosa che in molte occasioni mi ha messo in guai seri con i superiori. Roger, il mio partner, mi dice spesso che dovrei stare più calmo e fare più sesso (sì, ha il coraggio di dirmi una cosa simile!). Per lui si riduce sempre a quello. Troppo facile, così.

8. Quale tipo di comportamento disapprovi negli altri?

Sicuramente disapprovo tutti quei comportamenti che danneggiano gli altri. Ed è per questo che lo scopo della mia vita è dare giustizia a chi non ha più una voce per chiederla.

9. Cosa ammiri di più negli altri?

La capacità di mantenere la calma. Io non ci riesco e mi rendo conto che dovrei fare qualcosa per non lasciarmi trasportare dalla rabbia, perché, alla fine, non ottengo mai ciò che voglio, anzi, nella maggior parte dei casi peggioro solo la situazione.

10. Qual è la tua più grande stravaganza?

Non credo di avere qualche stravaganza. Sono una persona paurosamente normale, con abitudini noiosamente normali.

11. In che occasione ti capita di mentire e perché lo fai?

L'incapacità di mentire è uno dei miei difetti, perché come poliziotto dovrei essere in grado di farlo. Eppure non ci riesco. In ogni caso mi è capitato di mentire, con mio partner, con mio padre. E ci sono stato male per giorni. Ma l'ho fatto perché dovevo. Perché è stato meglio così. E alla fine ho fatto bene a farlo.

12. Cosa ti rende felice?

Essere innamorato di una persona che mi ama. E se pensi di chiedermi se adesso sono felice, sì, credo di esserlo ma…

13. Qual è la tua più grande paura?

Perdere le persone che amo, al primo posto. Ho perso amici, colleghi, persone importanti della mia vita e il pensiero che possa succedere ancora mi terrorizza. E ho paura di rovinare le cose belle che mi succedono. Di rovinare un rapporto importante che sta nascendo.

14. E il tuo più grande rimorso?

Non aver detto una cosa a una persona molto importante della mia vita che ho perso per sempre. Mi chiedo sempre più spesso come ho fatto a non rendermi conto di certe cose, come ho fatto a non cogliere certi segnali, io che sono un poliziotto e certe cose dovrei capirle dal linguaggio del corpo ancor prima di sentirmele dire. Eppure ho fallito. E ho perso un'occasione, forse l'occasione della mia vita.

15. Qual è stato il più grande dolore che hai provato?

Se parliamo di dolore fisico, posso dirti che un proiettile fa un male cane. Ma quel dolore non è stato nulla in confronto a quello che ho provato quando ho sentito il cuore spaccarsi in due. Quella sensazione di asfissia che annichilisce ogni cellula del corpo, che ti fa perdere ogni capacità di pensare, di agire, ogni voglia di vivere. Ed è brutto, perché ancora oggi, a distanza di tempo, quella sensazione torna ed è un salto nel vuoto.

16. Cosa cambieresti del tuo passato?

A parte qualche scelta diversa, come decidere di dire qualcosa anziché tenermela per me, di sicuro farei in modo di essere nel posto giusto in un momento ben preciso per aiutare qualcuno che non ho potuto aiutare.

17. Si è mai realizzato un tuo sogno? (Quale?)

Forse sì, devo ancora capirlo, però non voglio dirtelo perché ho paura che ammettendo quale sia il sogno, questo svanisca per sempre.

18. Se vincessi la lotteria, che faresti con tutti quei soldi?

Ah, bella domanda. Di sicuro comprerei un appartamento. Poi al resto si vedrà.

19. Quale personaggio famoso, del presente o del passato, ti sarebbe piaciuto incontrare?

Mi sarebbe piaciuto incontrare il presidente degli Stati Uniti. Ne ho avuto l'occasione, ma era una faccenda ufficiale e ho preferito non essere tra i prescelti di un evento mediatico di risonanza nazionale. Sono un tipo schivo, io.

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