Un colpo da pochi milioni di Luca Pallanch

In una ricca e sonnolente città di provincia viene rilasciato per buona condotta, dopo vent'anni di detenzione, Vincenzo Sabelli, noto alle cronache per un leggendario e misterioso colpo nella principale banca dell'intera provincia. Fuori lo attendono una tuta da giardiniere comunale e i vecchi complici, rimasti impuniti e perfettamente reinseriti nella vita cittadina. Riuscirà Vincenzo Sabelli, in arte il gentleman, a recuperare la sua parte di refurtiva e a realizzare l'ultimo colpo della sua vita? E il suo rivale, il commissario Tretti, dal quale era stato incastrato, riuscirà prima di andare in pensione a sgominare le due bande di slavi e di cinesi che si contendono il territorio? Un noir esistenziale alla luce di un sole torrido, dove ogni personaggio è destinato a cambiare perché tutto è già irrimediabilmente cambiato.

La storia ruota attorno alla vita di Vincenzo Sabelli, appena uscito di prigione dopo venti anni. Vincenzo torna nella sua città natale dove era stato coinvolto in un leggendario colpo in banca, e da li comincia ad affrontare il suo passato.

Si ritrova quindi a dover fare i conti con il commissario Tretti, colui che lo aveva arrestato e con gli ex complici che si sono reinseriti nella società e nella vita cittadina, facendola a suo tempo franca.

Vincenzo pagò per tutti.

Si tratta di un libro che mette in evidenza quanto ogni personaggio sia destinato a cambiare in un mondo già trasformato in venti anni; è un libro che fa riflettere molto sulla natura umana e quindi sul suo destino. I personaggi sono molto ben delineati, la narrazione è veloce e scorrevole, così come le vicende; è quindi una lettura piacevole e ironica, che racconta le vicende senza celebrare o condannare i personaggi e i cambiamenti che sono avvenuti nella società italiana.

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